Cari amici ed amiche.
La bufera giudiziaria che ha investito la Lega Nord e le recenti dimissioni dal Consiglio regionale della Lombardia di Renzo Bossi, potrebbero avere ripercussioni pesantissime.
Sembra che ci sia in atto un vero e proprio attacco contro la Lega Nord.
La tempistica è sospetta.
Che nella Lega Nord ci possano essere delle "mele marce" non può essere escluso.
Chi ha sbagliato (dopo che un regolare processo abbia accertato ciò) deve pagare.
Tuttavia, a me sembra che ci sia stato qualcosa di strano in tutta questa vicenda.
Guarda caso, da quando la Lega Nord ha preso certe decisioni, sono iniziati i guai giudiziari.
Ciò rischia di prendere una bruttissima piega.
In questi anni, la Lega Nord ha funto da "valvola di sfogo" di tutte le tensioni che ci sono qui al nord.
Qui al nord ci sono forti tensioni contro uno Stato che tassa e non corrisponde con i dovuti feed back in servizi.
Ad esempio, una piccola azienda del Mantovano subisce una pressione fiscale superiore al 50%.
In qualche caso, le tasse arrivano a togliere il 70% dei profitti alle aziende.
Quindi, c'è una forte disaffezione verso lo Stato.
Bene o male, la Lega Nord ha avuto ed ha il grande merito di fare sfogare certe tensioni, portandole a Roma.
Ora, se la Lega Nord dovesse andare in malora, ci sarebbe un grosso problema.
Non ci sarebbe più un punto di riferimento per chi è scontento dell'attuale situazione.
Questo può diventare pericoloso.
Non voglio sembrare catastrofista ma io temo che ci possa essere anche una svolta estrema.
Le tensioni ci sono e sono tante.
Le aziende chiudono, ci sono sempre più giovani disoccupati (ed io ne so qualcosa poiché sono disoccupato) e gli imprenditori non riescono a pagare le tasse, né i dipendenti.
Inoltre, la politica è in crisi.
Il mio timore è che, senza un punto di riferimento, questi scontenti possano affidarsi alla prima persona che urla più forte.
Studiate la storia tedesca degli anni '30 e vedete come salì al potere Adolf Hitler.
La gente era scontenta ed Hitler urlò più forte.
Non vorrei che la storia si ripeta qui in Italia.
Oppure, potrebbe crearsi qui nel nord un movimento come l'ETA basca o l'IRA irlandese.
Personalmente, non vorrei avere a che fare né con un "Hitler o uno Stalin italiano", né con "un'IRA o un'ETA in salsa padana".
Io comincio ad avere paura.
Spero che sia solo una sensazione personale e non qualcosa di concreto.
Quindi, stiamo prendendo una brutta china.
Forse, gli anti-leghisti che oggi sbraitano tanto dovrebbero riflettere.
Cordiali saluti.
The Liberty Bell of Italy, una voce per chi difende la libertà...dalla politica alla cultura...come i nostri amici americani, i quali ebbero occasione di udire la celebre campana di Philadelphia nel 1776, quando fu letta la celeberrima Dichiarazione di Indipendenza. Questa è una voce per chi crede nei migliori valori della nostra cultura.
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Il mio libro, in collaborazione con Morris Sonnino
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Il peggio della politica continua ad essere presente
Ringrazio un caro amico di questa foto.
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