Guardate il video qui sopra.
Esso mostra la guerra tra l'"Invencible Armada" spagnola di re Filippo II d'Asburgo (1527-1598) e la flotta inglese della regina Elisabetta I nel 1588.
La flotta spagnola era composta da 130 vascelli e 24.000 uomini.
Ora, cerchiamo di capire le cause che portarono a questo scontro.
La Spagna era il Paese più potente d'Europa.
Essa, infatti, aveva a disposizione le colonie americane che le davano tanto oro.
Contro la Spagna stava emergendo un'altra potenza, l'Inghilterra.
Sotto re Enrico VIII (1491-1547), l'Inghilterra si stava apprestando a diventare una potenza marina.
Questo progetto si concretò realmente sotto sua figlia, la regina Elisabetta I Tudor (1533-1603).
Ora, l'Inghilterra iniziò a dare fastidio alla Spagna.
Essa, infatti, agiva attraverso la "guerra di corsa", i corsari che spogliavano le navi spagnole.
Questi ultimi erano pirati che agivano per conto della corona inglese, alla quale davano parte del bottino.
Oltre a ciò, ci fu anche un motivo religioso.
Nel 1534, re Enrico VIII ruppe con la Chiesa cattolica e fondò la nuova Chiesa anglicana.
Con suo figlio, re Edoardo VI (1537-1553) ci fu la Riforma protestante.
Nel 1553 morì re Edoardo VI e (dopo la tentata incoronazione di lady Jane Grey) divenne regina Maria I (1516-1558) che cercò di riportare l'Inghilterra al cattolicesimo.
Nel 1558, diventò regina la sua sorellastra Elisabetta che ripristinò il protestantesimo, se pur più moderato rispetto a quello imposto sotto re Edoardo VI.
A ciò, si unì anche un motivo personale.
Re Filippo II era stato marito di Maria I.
Quindi, egli rivendicò il trono inglese.
Lo rivendicò anche in funzione del fatto che la regina cattolica scozzese Maria Stuart (1542-1587) fosse stata condannata a morte dalla regina Elisabetta I (che la teneva prigioniera).
Maria Stuart cedette i suoi diritti alla successione inglese proprio a e Filippo II.
In questa guerra furono trascinati uomini provenienti da mezza Europa.
Ci furono spagnoli, come don Giovanni d'Austria, il fratellastro di re Filippo II noto nella Battaglia di Lepanto, ed italiani, come il duca di Parma Alessandro Farnese.
Detto delle navi, gli armamenti erano cospicui. C'erano circa 2680 cannoni.
Quanto agli Inglesi, la flotta era composta da 191 navi che, per ironia della sorte, furono costruite sotto la regina Maria I e l'allora principe Filippo.
Il tonnellaggio complessivo era di 32.000 tonnellate (contro le 58.000 delle navi spagnole).
Inoltre, furono impiegati 17.000 uomini.
L'"Invencible Armada" partì da Lisbona il 29 maggio 1588 ed arrivò nella Manica.
Il primo attacco inglese ci fu il 30 luglio, mentre gli Spagnoli passavano di fronte al Devon.
L'attacco fu diretto da comandanti molto esperti come sir Francis Drake e Charles Howard, conte di Effingham.
Gli Spagnoli usavano la vecchia tecnica dell'abbordaggio, già usata con successo nella Battaglia di Lepanto.
Nella Manica, però, il contesto fu ben diverso.
Infatti, il mare era spesso mosso e l'avversario, che aveva navi più veloci, non si faceva abbordare.
Il 2 agosto, l'Armada cercò di battere l'avanguardia inglese comandata dal corsaro Martin Frobisher.
Non ci riuscì poiché gli inglesi conoscevano meglio il loro ambiente ed i venti.
L'Armada subì grosse perdite ma non fu battuta.
Essa si fermò a Calais il 06 agosto 1588 per fare salire gli uomini di Alessandro Farnese.
Nella notte tra il 7 e l'8 agosto, gli Inglesi mandarono otto navi incendiarie (navi cariche di materiale infiammabile) che dispersero le navi spagnole.
Queste ultime, più lente, divennero un bersaglio facile per gli Inglesi.
Ne seguì la battaglia di Gravelinga che fu disastrosa per gli Spagnoli.
Questi ultimi si ritirarono nella manica e cercarono di circumnavigare le coste occidentali dell'Irlanda.
Non l'avessero mai fatto.
Infatti, ci fu una serie di tempeste che flagellò la flotta spagnola.
La prima ci fu il 12 agosto, vicino alle Isole Orcadi e alle Isole Shetland.
Un mese dopo ce ne fu un'altra a largo delle coste irlandesi.
Una terza li colpì nuovamente a largo delle coste del Connacht (in gaelico Connachta), sempre in Irlanda.
In questo naufragio, gli Spagnoli lasciarono una cosa, un carico di patate, ortaggi che in seguito sfamarono intere generazioni di Irlandesi.
La missione di re Filippo II finì così. Morirono 10.000 uomini ed andarono perdute 45 imbarcazioni.
Gli Inglesi vinsero e ciò fu preso come un segnale molto importante.
Questa sconfitta segnò il declino della Spagna e l'ascesa dell'Inghilterra, con tutti gli sconvolgimenti della geopolitica europea, come mostra questo quadro che ritrae la regina Elisabetta I.
Elisabetta, infatti, divenne l'arbitro dell'Europa.
Nel loro determinismo, protestanti inglesi videro in ciò un segno divino.
Anche Filippo II vide in ciò una punizione divina.
In realtà, la colpa fu degli Spagnoli.
Essi avrebbero dovuto avere delle navi più veloci.
Magari, anziché mandare in Inghilterra 130 vascelli avrebbero potuto mandarne una cinquantina in più.
Essi persero la guerra perché non seppero ammodernare le loro tecniche di guerra ed ebbero dei comandanti non all'altezza, se confrontanti con Francis Drake, Martin Frobisher e Charles Howard.
Sarebbe basta approdare in Irlanda, dove i cattolici erano prevalenti (e che sarebbero stati ben disposti verso gli Spagnoli) e spostare la guerra lì, a mo' di diversivo.
Gli Inglesi, infatti, avevano grossi problemi in Irlanda.
Con le forze inglesi concentrate in Irlanda, si sarebbero potuti fare degli attacchi al Devon e al Kent, fino al Tamigi. Le cinquanta navi più piccole che la Spagna avrebbe potuto mandare sarebbero state funzionali a ciò
La presa di Londra sarebbe stata facile, perché le forze inglesi sarebbero state indebolite.
Tenete conto del fatto che la situazione inglese non era così rosea.
Infatti, i cattolici inglesi erano ancora tanti e non volevano la regina Elisabetta I.
Ci sarebbe stata una loro rivolta, vista la difficoltà in cui i soldati inglesi avrebbero versato.
Inoltre, gli Spagnoli non tennero conto delle condizioni meteorologiche della zona.
Quindi, avevano una scarsa conoscenza scientifica.
Tutto ciò determinò la sconfitta spagnola.
Forse, il buon Dio ci volle dire ciò.
Cordiali saluti.
Nessun commento:
Posta un commento