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Una voce libera per tutti. Sono Antonio Gabriele Fucilone e ho deciso di creare questo blog per essere fuori dal coro.

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Il mio libro, in collaborazione con Morris Sonnino

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domenica 8 maggio 2022

Zelensky vuole trattare...ma la NATO dice no


Ringrazio l'amico Morris Sonnino di questo screenshot di Sky Tg 24. 

Il presidente ucraino Volodymyr Zelensky ha detto di volere trattare per arrivare alla pace anche senza chiedere la restituzione della Crimea da parte della Russia.
La NATO si oppone.
A questo punto, sorge questa domanda: la guerra è tra la Russia e l'Ucraina o tra la Russia e la NATO?
Zelensky ha fatto cenno ad una proposta di pace ma la NATO si oppone perché il presidente ucraino si è detto disponibile a lasciare la Crimea alla Russia.
Ora, ricordo che nel 2014 ci fu un referendum che sancì il passaggio della Crimea dall'Ucraina alla Russia. 
O meglio, più che di un passaggio alla Russia si tratta di un ritorno alla Russia.
Infatti, la Crimea fu aggregata all'Ucraina negli anni '50 dal presidente sovietico Nikita Sergeevič Chruščëv.
Le guerre possono finire in due modi: con la resa di una delle due parti o con il negoziato.
Appare chiaro che la strada della resa non sia praticabile.
La Russia non può cedere come l'Ucraina non può cedere.
Se cedesse, infatti, l'Ucraina farebbe una brutta fine.
L'Ucraina è il Paese aggredito. 
Nemmeno la Russia può cedere perché perderebbe forza nella sua alleanza con la Cina.
L'imperialismo cinese non è meno pericoloso di quello russo. 
Allora, serve il negoziato.
In un negoziato tutti debbono fare un passo indietro per arrivare alla soluzione del problema e quindi alla fine del conflitto. 


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Ringrazio l'amico Morris Sonnino di questo screemshot de "Il Corriere della Sera".