Un articolo di Paolo Del Debbio su "Panorama" spiega bene la situazione.Vi sono gruppi e movimenti che dicono no ad ogni opera di pubblica utilità.
Così, abbiamo i No Tav, i No Tap, i No Termovalorizzatori, i No Energia nucleare, i No Gronda di Genova, i No Ponte sullo Stretto di Messina ecc.
Per troppo tempo il nostro Paese è stato ostaggio di questi gruppi.
Ancora oggi è così.
Questa "galassia" di movimenti formano il "Partito dei no".
Così, gli altri Paesi vanno avanti e noi restiamo indietro.
Ora, noi rischiamo un blackout perché dipendiamo dal gas russo.
La Russia potrebbe chiudere i rubinetti del gas per via della guerra in Ucraina.
Quale sarà la risposta del "Partito dei no"?
Diranno di fare gli impianti della produzione di biogas?
Se così si facesse, ci sarebbero anche coloro che si dicono contro impianti di codesto tipo.
Anzi, ci sono anche i No Impianti della Produzione di Biogas.
Dunque, non prendiamoci in giro.
Il problema è che questi personaggi votano.
Del resto, in una democrazia vota il popolo e loro fanno parte del popolo.
Hanno diritto di votare.
Però, certi partiti sono disposti a fare a loro delle concessioni pur di avere il consenso e di restare al potere.
Questi sono i fatti.
Nessun commento:
Posta un commento