Su "Panorama" vi è una lettera di Luciano Prando, la quale è molto interessante. Il prodotto made in Italy è rinomato.
Però, esso rischia di scomparire a causa della situazione che c'è qui in Italia.
Per esempio, il vi è il cuneo fiscale, ossia la differenza tra netto che entra in tasca al lavoratore dipendente ed il costo aziendale.
Qui in Italia, il cuneo fiscale è tra i più alti al mondo.
Si tratta di un sovraccosto di produzione che penalizza l'azienda.
Oltre a ciò, vi sono anche il costo elevato dell'energia elettrica ed altre tasse e balzelli che sono un peso per le aziende.
Il sistema italiano è fondato sulla piccola e media impresa ma le politiche illiberali che si stanno attuando favoriscono le multinazionali.
Un esempio è quanto sta accadendo ai balneari, dei quali ho scritto ieri su "Italia chiama Italia".
Questo incide sulla questione del prodotto made in Italy.
Tanta lavori artigianali stanno scomparendo.
Tante aziende stanno chiudendo e di certo ad una multinazionale non interessa tanto la qualità quanto la quantità.
Inoltre, una multinazionale si prende un marchio e può chiudere uno stabilimento in Italia ed aprirne uno all'estero, ove vi sono meno costi.
Così, il prodotto made in Italy muore.
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