Ringrazio l'amico Morris Sonnino di questo screenshot con la prima pagine de "Il Corriere della Sera" del 7 giugno 1944. In quel 7 giugno 1944, il noto quotidiano italiano scrisse di "una massa di fuoco della difesa germanica" che avrebbe battuto gli Alleati.
In realtà, la storia andò diversamente.
Gli Alleati sconfissero i tedeschi in Normandia e lì sbarcarono.
Dunque, anche allora giravano le fake news e a farle girare furono i "professionisti dell'informazione".
Si sa che la prima vittima di una guerra è la verità.
Dunque, oggi non ci si deve scandalizzare della questione delle fake news.
Semmai, ci si deve arrabbiare per il fatto che ci sia tanta ipocrisia da parte dei mezzi di informazione.
Questi ultimi si spacciano per depositari della verità quando diffondono le fake news dette dal Governo.
Basti pensare alla storia del Green Pass.
Il premier Mario Draghi ha detto che il Green Pass avrebbe assicurato l'incontro tra persone in sicurezza.
Invece, esso si è dimostrato un flop e non ha fermato il Covid.
Dunque, appare evidente che la stampa non abbia fatto il suo mestiere di informare la gente.
Tuttora è così.
Dunque, è bene cercare la verità e chi la dice fa un buon servizio a tutti.
Però, i fatti dimostrano che nemmeno i "professionisti dell'informazioni" sono immuni dalle fake news ed il fatto che essi puntino il dito agli altri non fa onore a loro.
Anzi, essi fanno un danno alla loro categoria perché a causa loro tutta l'informazione, anche quella seria e corretta, non è più credibile.
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