Su "Italia chiama Italia", ho trovato un bell'articolo intitolato "GIORNATA DEL SICILIANO NEL MONDO | Tutto pronto per l’edizione 2022".
Ne riporto questo stralcio:
La sensibilità dell’amministrazione comunale di Valguarnera espressa dalla Sindaca Francesca Daià e dell’assessore Gian Luca Arena, ci permette di realizzare l’intera manifestazione presso la sala consiliare del comune, che ospiterà i lavori di tutta la giornata dedicata ai siciliani all’estero.
La manifestazione prevede l’assegnazione di attestati a 5 emigrati che si sono distinti all’estero mantenendo alta la sicilianità e la nostra cultura.
Gli organizzatori del CARSE, in questa seconda edizione, hanno voluto lanciare segnali forti di attenzione sia verso i giovani che verso le eccellenze affermate".
Ho scelto di commentare codesto articolo anche per una questione di cuore.
Infatti, per parte della buonanima di mia madre, sono di origini siciliane.
Mia madre era di Galati Mamertino, in Provincia di Messina.
Chi parla male della Sicilia offende anche me.
La Sicilia è una regione ricca di storia e di cultura.
Per esempio, la Sicilia occidentale è legata al mondo fenicio ed arabo e quella orientale è legata al mondo greco, classico e bizantino.
Mi ricordo di avere letto da qualche parte della presenza di un antico metochio ortodosso proprio a Galati Mamertino.
Poi, con l'arrivo dei Normanni (il quale avvenne nell'XI secolo) ci fu la latinizzazione.
Questo ci deve dare lo spunto per qualche riflessione riguardo ai rapporti tra noi cattolici ed i nostri fratelli separati ortodossi.
Con i Normanni, la Sicilia si legò a quel mondo europeo ed anche anglosassone.
Poi, ci furono gli Svevi, gli Angioini, gli Aragonesi, gli Spagnoli ed i Borboni.
Ciascuna dominazione portò alla Sicilia qualcosa.
Anche la presenza ebraica arricchì il patrimonio culturale dell'isola.
Possiamo dire che la Sicilia sia veramente una terra europea.
Ricordiamo anche la Scuola Poetica Siciliana dell'imperatore Federico II di Svevia.
Se non ci fosse stata quella scuola poetica Dante Alighieri non sarebbe stato il padre della nostra lingua, visto che scrisse la sua Divina Commedia rifacendosi alle opere dei poeti siciliani.
Per questo motivo, si può dire che la Sicilia sia patrimonio di tutti noi.
La Sicilia deve essere rispettata....prima di tutto dai suoi stessi politici, i quali dovrebbero avere delle idee per fare di essa una regione trainante per tutto il Paese.
I politici che sostengono l'assistenzialismo non amano la Sicilia.
Nessun commento:
Posta un commento