Il 12 giugno ci sarà il referendum sulla giustizia. Al terzo, al quarto e al quinto quesito votate con un "Sì" per ciascuno di essi.
Infatti, questi tre quesiti sono i più importanti.
Dobbiamo porre un freno alla possibilità di cambi di casacca tra pubblici ministeri e magistrati giudicanti.
I magistrati debbono essere valutati con maggiore serietà.
Il Consiglio Superiore della Magistratura non può più essere ostaggio delle correnti politiche.
Semmai, politica e giustizia debbono essere separate.
Perciò, sulla scheda gialla, su quella grigia e su quella verde mettete una croce sul "Sì".
Con una magistratura riformata e rimessa nei suoi ranghi, la custodia cautelare e la legge Severino non saranno un problema.
L'Italia deve diventare un Paese normale.
Bisogna porre fine alla commistione tra politica e giustizia.
La magistratura non può fare politica.
Una democrazia sana si basa su questo principio.
Quei tre "Sì" saranno per la difesa della democrazia.
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