Le frasi del ministro degli Esteri russo Sergej Lavrov sulle presunte origini ebraiche di Hitler hanno generato indignazione.Il presidente russo Vladimir Putin ci ha messo una pezza e si è scusato con Israele.
Scusarsi è un atto onorevole e Putin ha fatto bene ma se a fare ciò fosse anche il ministro interessato sarebbe meglio.
Anzi, Lavrov non avrebbe dovuto neppure dire quelle cose aberranti e disdicevoli che ha detto.
Avrebbe potuto attaccare il presidente ucraino Volodymyr Zelensky su altre questioni.
Zelensky è attaccabile.
Per esempio, egli è politicamente incapace e non ha messo un freno alla corruzione che c'è in Ucraina.
Inoltre, non è democratico.
Egli ha fatto chiudere sette reti dell'opposizione e ha mandato sotto processo il suo predecessore Petro Poroshenko, accusandolo di essere un traditore.
Però, Lavrov avrebbe dovuto lasciare stare la questione delle origini di Zelensky.
Il fatto che Zelensky sia un cattivo politico non è dovuto certo alle sue origini.
Poi, l'aver tirato fuori la storiella (falsa) delle presunte origini ebraiche di Hitler ha peggiorato le cose.
Se fossi in Lavrov mi scuserei personalmente con Israele e con gli ebrei di tutto il mondo, darei le dimissioni e mi ritirerei a vita privata.
Anzi, Putin farebbe bene ad invitare Lavrov ad allontanarsi.
Se lo facesse le sue scuse avrebbero maggiore credibilità.
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