Ringrazio Morris Sonnino di questo screenshot di "Libero" con un articolo di Carlo Nicolato. Il presidente americano Joe Biden ha deciso di creare il Disinformation Governance Board, una sorta di "Ministero della Verità".
Si tratterebbe di un organo che servirebbe a "combattere la disinformazione", secondo i suoi fautori.
In realtà, siamo di fronte ad una vera e propria censura.
Biden vuole imporre la censura.
Ditemi, come si fa a pretendere di battere la Russia di Vladimir Putin quando di fatto la si imita?
Biden si comporta esattamente come Putin.
Infatti, la censura non è roba da democrazia ma da dittatura.
Da che mondo e mondo, le fake news ci sono sempre state e se una persona non è in grado di distinguere il vero dal falso è per la sua ignoranza.
La questione delle fake news è solo un pretesto per mettere un bavaglio a chi la pensa diversamente.
Siamo di fronte al mondo di Orwell.
Ora, qui in Italia tanti parteggiano per il presidente russo Putin.
Se una cosa del genere accade ci si deve fare due domande.
Se si vuole battere Putin, prima di tutto, si deve dimostrare di essere migliori di lui.
Per essere migliori di Putin non si deve fare ciò che lui fa.
Se si vuole emulare Putin si perde.
Infatti, persone come un'ipotetica signora Maria di Voghera o un ipotetico signor Giuseppe di Canicattì potrebbero dire: "Visto che Biden vuole imitare Putin, preferiamo quest'ultimo. L'originale è sempre meglio della copia. Almeno, si sa chi è Putin, poiché non si spaccia per democratico".
Putin è noto. Egli è un dittatore.
Biden, invece, si spaccia per democratico ma egli vuole fare esattamente ciò che fa Putin.
Visto che ha creato il "Ministero della Verità", cosa farà Biden?
Manderà in galera i dissenzienti, quelli che saranno definiti, "autori di fake news"?
Per favore, cerchiamo di essere seri.
Biden ed è suoi parlano di "operazione verità" ma ciò che essi fanno è una censura e non rende onore agli USA.
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