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Una voce libera per tutti. Sono Antonio Gabriele Fucilone e ho deciso di creare questo blog per essere fuori dal coro.

Il mio libro sul Covid

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Il mio libro, in collaborazione con Morris Sonnino

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domenica 22 maggio 2022

Mascherine ed educazione di massa


Questo è uno stralcio di un articolo di Gianluca Spera su "Italia chiama Italia":


"La perseveranza con cui il ministro Speranza impone agli italiani regole cervellotiche e astruse non dovrebbe sorprendere più. La famosa linea della prudenza sbandierata dal segretario di Articolo 1 non è altro che una posizione di retroguardia che rende l’Italia un caso politico da analizzare attentamente da qui ai prossimi anni. Peraltro, questa ridda di norme ha travolto i malcapitati cittadini rendendo assai confusa la lettura e l’interpretazione dei precetti sanitari. Per cui, non ci si deve neppure meravigliare se, caduto l’obbligo generalizzato di indossare le mascherine, molte persone non sappiano distinguere i luoghi dove la protezione è solo raccomandata da quelli in cui è ancora obbligatoria. Nell’incertezza del diritto, tanti continuano a indossarla perfino all’aperto o in beata solitudine mentre guidano l’auto. Si tratta di una sorta di effetto pavloviano, che si mescola a un’acuta forma di sindrome di Stoccolma, scaturito da mesi di tremendismo diffuso a reti e testate unificate.

Ancora qualche giorno fa, su Repubblica uno stuolo di esperti invitava a indossare la mascherina anche laddove sono cessati gli obblighi. Per tutti vale la pena citare il genetista Giovanni Maga il quale ha spiegato che lui continuerà a portarla pure all’aperto, anche perché “limita pochissimo la libertà”. Viene alla mente l’aforisma burioniano sul fatto che la scienza non può essere democratica. Nel nostro caso, ha schiacciato le libertà individuali e sospeso i diritti costituzionali. O li ha limitati quanto basta, almeno a parere del dottor Maga
".

Siamo di fronte ad una deriva autoritaria.
Vi invito a rileggere il mio libro intitolato "Lupi travestiti da agnelli". 
Le direttive della politica italiana sul Covid non hanno alcun senso né fondamento scientifico.
Infatti, le ospedalizzazioni calano ma si continua a perseverare con gli obblighi ed i divieti, quando in altri Paesi si è tornati alla libertà.
Oramai, è chiaro che la cosa non sia più scientifica e sanitaria ma politica ed ideologica.
Ergo, il ministro della Salute Roberto Speranza e soci hanno politicizzato il virus.
Stanno sfruttando la situazione per un piano politico di imposizione di una certa ideologia sulle istituzioni democratiche. 
L'ideologia in questione è il socialismo. 
Molti italiani si sono spaventati e hanno accettato ciò. 
Il Covid si è diffuso qui in Italia come in altri Paesi.
Eppure, solo qui in Italia si sono mantenute certe misure draconiane.
Prendiamo come esempio il caso delle mascherine a scuola.
I ragazzini che vanno a scuola debbono continuare a mantenere le mascherine.
Ora, statistiche alla mano, il Covid è più pericoloso per soggetti fragili come gli immunodepressi e gli anziani.
Questo è ovvio.
Al contrario, il Covid non costituisce un pericolo per un soggetto giovane che gode di buona salute.
Dunque, che senso ha fare portare le mascherine ai ragazzini, specie ora che c'è caldo?
Inoltre, i lavoratori pubblici possono astenersi dal portare le mascherine mentre quelli privati sono ancora obbligati a fare ciò.
Il Covid esiste solo nel lavoro privato?
Capite che c'è qualcosa che non torna?
Tra l'altro, molte di queste misure draconiane non hanno fermato il Covid.
Penso, per esempio, al Green Pass, il quale è stato uno strumento di discriminazione tra chi si è vaccinato e chi non si è vaccinato, per istituire un obbligo non apertamente dichiarato di vaccinazione, della somministrazione di un vaccino sperimentale che sta avendo anche dei pesanti effetti avversi su una parte delle persone vaccinate.
Tra queste ultime ci sono anch'io.
Dunque, abbiamo capito che vi è un disegno politico di trasformazione di una repubblica democratica in una repubblica socialista.
Forse, prima di attaccare tanto la Russia di Putin (che certamente è una dittatura) faremmo meglio a guardare in casa nostra. 


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Il peggio della politica continua ad essere presente

Ringrazio un caro amico di questa foto.