Il processo contro Salvini è politico.
Questo è il dato di fatto.
Le accuse sembrano campate per aria.
Basti pensare all'accusa secondo la quale il Governo Conte I (quello retto dalla maggioranza giallo-verde) sarebbe stato all'oscuro delle azioni di Salvini.
Se questa accusa fosse vera, il premier Giuseppe Conte non uscirebbe bene dalla vicenda.
Infatti, farebbe la figura del fesso.
Ora, è chiaro che questa accusa non stia in piedi.
Infatti, i porti possono essere bloccati solo dal ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti, il quale all'epoca rispondeva il nome di Danilo Toninelli.
Inoltre, per quel tipo di azioni serve anche la collaborazione serve anche la collaborazione del ministro della Difesa.
Nel periodo nel quale Salvini era ministro dell'Interno la signora Elisabetta Trenta era ministra della Difesa.
Inoltre, Conte non poteva non sapere.
Se non avesse saputo nulla avrebbe fatto davvero la figura del fesso.
Dunque, se Salvini meritasse il processo anche Conte ed i suoi meriterebbero altrettanto.
Appare evidente che questo processo sia fondato sul nulla.
Per questo motivo, l'udienza è stata rinviata al 20 novembre.
Intanto, l'avvocato difensore di Salvini Giulia Bongiorno ha subito un infortunio.
Una lastra di marmo del muro del tribunale le è caduta su un piede.
Lo stato della nostra giustizia è ben rappresentato da quella lastra.
Alla dottoressa Bongiorno si augura una pronta guarigione.
Antonio Gabriele Fucilone-Morris Sonnino
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