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lunedì 26 ottobre 2020

Non bastava la Cina! L'Italia è anche la porta d'ingresso degli iraniani in Europa


Su "Atlantico Quotidiano", vi è un articolo di Dorian Gray che è intitolato "Italia crocevia dei traffici di armi del regime iraniano, la “porta di ingresso” di Teheran in Europa".Ne riporto questo stralcio:

"Il primo, una denuncia del responsabile anti-terrorismo del Dipartimento di Stato americano, ambasciatore Nathan Sales. Come si ricorderà – dopo le esplosioni di Beirut – Sales ha denunciato la presenza di depositi di nitrato di ammonio e armi di Hezbollah anche in territorio europeo. Tra i Paesi menzionati, anche l’Italia.
Rispondendo ad una interrogazione parlamentare in merito, presentata dal deputato Giorgo Mulè (Forza Italia), il vice ministro degli esteri Marina Sereni non solo ha messo nero su bianco l’indisponibilità italiana a inserire tutto Hezbollah nella lista delle organizzazioni terroristiche, ma ha anche dichiarato vagamente che in merito alle denunce fatte dall’ambasciatore Sales, “l’operato di Hezbollah rimane attentamente e costantemente monitorato”. Una risposta vaga, ma che soprattutto non smentisce l’uso da parte di Hezbollah del territorio italiano per fini eversivi e terroristici.
Andiamo avanti: ad oggi ancora nessuno del governo italiano si è degnato di fornire delucidazioni in merito alla notizia uscita su Forbes della presenza di un mini sommergibile italiano in un porto del Venezuela. La questione riguarda direttamente il regime iraniano, perché Teheran e Caracas sono la stessa cosa quando si tratta di traffici di armamenti e di droga. Per la cronaca, il sottomarino avvistato a Puerto Cabello era un Vas 525, disegnato dalla GSE di Trieste e usato in passato anche dal reparto speciale della marina Comsubin."
.

Oramai, abbiamo capito che l'Italia sta entrando nell'orbita di Paesi come la Cina e l'Iran.
I rapporti con la Cina sono noti.
Basti pensare alla questione del Covid e alle mascherine date a Pechino nel momento peggiore.
Ora, è diventato noto il caso dei rapporti con l'Iran.
La risposta vaga del sottosegretario Sereni su Hezbollah al deputato di Forza Italia Giorgio Mulè ci dice che la situazione non è chiara. 
L'Iran è pericoloso.
Questo deve essere capito.
Purtroppo, sembra che l'attuale Governo si sia staccato dai suoi alleati storici e naturali, come gli USA ed Israele, ed abbia scelto di avvicinarsi a Paesi come Cina ed Iran.
Dunque, la denuncia dell'ambasciatore americano Nathan Sales potrebbe avere un suo fondamento e potrebbe esprimere le preoccupazioni da parte di Washington.
La questione del sottomarino italiano presso le coste del Venezuela deve essere chiarita.
Sappiamo tutti dei rapporti tra il regime iraniano ed il dittatore venezuelano Nicolas Maduro.
Riguardo al traffico di armi, essi sono una cosa sola. 
Questo ci deve fare preoccupare molto riguardo alla questione geopolitica.
Un'Italia spostata verso Cina ed Iran rischierebbe di restare sola in Occidente e di perdere anche la sua democrazia. 
Inoltre, rischia di favorire l'ingresso dell'Iran in Europa. 


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