Non posso non essere concorde con la consigliera regionale della Lombardia Barbara Mazzali (Fratelli d'Italia) che ha difeso l'assessore alla Cultura del Comune di Roncoferraro Roberto Archi, il quale ha subito degli attacchi per via del famoso "Pennone dell'Impero".Un articolo su "La Voce di Mantova" riporta le parole della consigliera Mazzali.
Sono d'accordo con le sue parole.
Le accuse di fascismo rivolte ad Archi sono attacchi strumentali.
Ho partecipato a qualcuna delle sue iniziative, come quella con il Cenacolo Dialettale dei Poeti Mantovani "Al Fogolèr" che si è tenuta un anno fa.
Di sicuro, non si è parlato di fascismo ma di dialetto mantovano.
Anzi, debbo ringraziare l'assessore (con la collaborazione di Wainer Mazza) se adesso conosco anche la canzone mantovana "Pino l'Orb".
Prima non la conoscevo.
Archi ha promosso tante iniziative culturali che hanno dato lustro a Roncoferraro e sicuramente ne promuoverà ancora.
Del resto, è un uomo di grande cultura.
Archi è stato un ottimo dirigente scolastico ed oggi è un ottimo assessore.
L'amministrazione comunale di Roncoferraro ha nelle sue file un signore che scrive su riviste culturali (con i suoi articoli su Giacomo Casanova) e che ha ricevuto riconoscimenti per il suo impegno.
Ricordo che il professor Archi è cavaliere della Repubblica.
Dunque, come si dice in siciliano tantu trafficu si fici pì nenti o citando una nota opera di Shakespeare si è fatto tanto rumore per nulla.
Evidentemente, quando non si hanno argomenti si fanno attacchi di questo tipo.
Chi ha scatenato questa polemica sappia che i problemi sono altri.
Basti pensare a coloro che oggi sono al Governo e che vogliono limitare le nostre libertà, arrivando a controllare persino le persone che ognuno di noi invita a casa sua.
Si grida tanto al fascismo ma ad oggi la minaccia della democrazia è rappresentata da altri.
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