Riflessione sulla questione del fascismo

Un'amica che risiede a Viterbo (che ringrazio con affetto) mi ha portato all'attenzione la foto di una targa che ricorda la memoria di una persona che partecipò alla campagna fascista in Etiopia. 

La targa si trova in un paesino nella zona del Lago di Bolsena, precisamente in un borgo fantasma, Borgo Sant'Angelo, non lontano da Celleno.

Su di essa si vedono persino i fasci littori disegnati.
Ora, non mi pare che a Borgo Sant'Angelo ci sia mai stato tutto questo clamore che c'è ancora oggi a Roncoferraro (in Provincia di Mantova) per il famoso "Pennone dell'Impero", l'alzabandiera che si trova di fronte alle scuole elementari.

Oggi, nessuna persona con un minimo di criterio penserebbe mai di rivalutare il fascismo.

Però, la storia deve essere sempre rispettata e deve essere studiata senza pregiudizi.

Io rispetto le idee di tutti ma penso che la polemica che c'è ancora oggi qui a Roncoferraro sia davvero esagerata, sproporzionata ed inutile.

Ci sono tanti problemi reali e fare delle polemiche inutili su un pennone di una bandiera mi sembra davvero fuori da ogni logica.

Quel pennone fu fatto con i soldi dei roncoferraresi degli anni '30 che videro i loro cari coinvolti nella campagna fascista.

Nel bene e nel male, esso fa parte della storia di Roncoferraro.

Non servo io (che non sono manco roncoferrarese di nascita e di origine) per capire ciò.

Ci sono tanti problemi, a cominciare dalla situazione che è causata dalla gestione (pessima) del Covid da parte di un Governo inadeguati.

Questi problemi sono anche qui a Roncoferraro.

A Borgo Sant'Angelo vi è quella targa con i simboli fascisti.

Eppure, non mi pare che ci siano state delle proteste o che si sia mai chiesto di rimuovere la targa.

Dunque, non mi pare che a Roncoferraro ci debbano essere problemi per un pennone che ha più di ottant'anni. 

Il vero antifascismo parte dal rispetto delle libertà individuali. 

La storia è storia.

Le polemiche di questi giorni sono inutili e strumentali.