"Il Governo istituisce una sedicente “Task force anti Fake news” che avrà il compito di assicurarsi che sia diffusa solo LA VERITÀ sul Covid-19 (proprio come il Ministero della Verità di orwelliana memoria). Sempre il Governo ha scelto di imperio gli “esperti” (tra loro neppure un medico o un virologo) che decideranno cosa si può dire e cosa no. Utile ricordare che tra le “fake news” c’erano fino a ieri anche il fatto che gli asintomatici trasmettono il virus, che fosse utile tenere in quarantena chi proviene da zone a rischio, che fosse saggio indossare la mascherina in pubblico. Credo che si stiano limitando le libertà fondamentali e costituzionali con eccessiva disinvoltura.
P.S. Mi manderanno in un campo di rieducazione per queste mie parole o si limiteranno a oscurare il post su Facebook?".
Qui tutti sono contro le fake news.
Chiunque abbia un minimo di buonsenso è contro la fake news.
Il problema è che tra la lotta alla fake news e la censura il confine è labile.
Qui rischiamo una deriva "cinese".
Io ne so qualcosa.
L'anno scorso, mi sono visto oscurare e disattivare un profilo Facebook per avere pubblicato una foto di Benito Mussolini senza avere fatto apologia di fascismo.
Qui rischiamo di perdere la nostra libertà.
Con il pretesto della lotta alle fake news, noi rischiamo di trovarci con la bocca coperta da un bel bavaglio.
A forza di frequentare i cinesi, i nostri governanti stanno diventando come loro.
Come si dice, chi dorme con il cane...ne prende le pulci.
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