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Una voce libera per tutti. Sono Antonio Gabriele Fucilone e ho deciso di creare questo blog per essere fuori dal coro.

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Il mio libro, in collaborazione con Morris Sonnino

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lunedì 13 aprile 2020

Occhio alle nostre libertà!

Sul sito "Unicost", vi è un articolo di Gaetano Silvestri che è intitolato "Covid-19 e Costituzione".
Ne riporto questo stralcio:


"L’epidemia da Covid-19 ha prodotto in Italia una emergenza “vera”, che ha riattualizzato il problema – che si era posto anche negli anni del terrorismo fascista e brigatista – della compatibilità di misure eccezionali, a tutela della collettività, con i diritti fondamentali sanciti dalla Costituzione repubblicana, con la forma di governo parlamentare basata sulla separazione dei poteri e con il sistema costituzionale delle autonomie. Troppo spesso politici, giornalisti e tuttologi di vario genere hanno abusato del termine “emergenza”, al solo scopo di dare enfasi retorica ai propri discorsi, per ritrovarsi poi puntualmente impreparati quando si verificano autentici stati di necessità, che reclamano risposte rapide ed efficaci dalle istituzioni. Di qui una ridda di atti normativi e amministrativi, di annunci mediatici e di commenti “a caldo”, che quasi sempre aumentano la confusione, ingenerando equivoci difficili da superare perché ormai entrati nel senso comune.


Sul piano del diritto costituzionale, un primo equivoco, di carattere generale, è prodotto dall’affermazione che una situazione di emergenza richieda la sospensione, ancorché temporanea, delle garanzie, personali e istituzionali, previste dalla Costituzione. Tenterò di dimostrare che non si deve sospendere nulla, ma che invece sarebbe sufficiente, per fronteggiare lo stato di necessità, applicare quanto è scritto nella Carta costituzionale, senza vagheggiare revisioni e tirare in ballo la sempre fascinosa teoria di Carl Schmitt sulla sovranità che spetta a chi comanda nello stato di eccezione". 

Ora, il problema c'è.
Noi siamo in emergenza ma il rischio è che l'emergenza possa diventare un pretesto per ridurre le libertà individuali.
Per esempio, ieri era Pasqua ed oggi è Pasquetta.
In queste occasioni, di solito, chi è cristiano va a messa.
Purtroppo, le messe sono state sospese ed entrare in chiesa, anche solo per mettere un cero alla Madonna, comporta il rischio di beccarsi una multa. 
Qui è a rischio la nostra libertà.
Il rischio è che il protrarsi dell'emergenza possa favorire un processo di riduzione delle nostre libertà.
Gli italiani potrebbero assuefarsi a questa situazione.
Anzi, dei segni di ciò già ci sono.
Basti pensare a coloro che fanno la spia.
Una persona esce di casa, magari per andare a fare la spesa, gli altri lo guardano e rischia di beccarsi una multa.
Noi stiamo diventando un Paese in cui la comunità viene prima della persona.
Però, i Paesi liberali mettono al centro proprio quest'ultima.
Oggi, le libertà costituzionali sono sospese.
Per anni, ci hanno rotto le scatole, dicendoci che la nostra repubblica è parlamentare.
Oggi, noi abbiamo un Presidente del Consiglio che di fatto parla come un duce o come un dittatore sudamericano.
Lo si vede in televisione, vanitoso come un tacchino, che parla dalla sua scrivania ed attacca l'opposizione.
Lo si vede lì, da solo che parla.
Ora, non sembra che all'estero si faccia così.
Per esempio, negli USA, il presidente Donald Trump compare con tutta la sua squadra. 
Sembra proprio che il potere sia nelle mani di una persona.
Questo è un pericolo reale.
Noi rischiamo davvero di trovarci una situazione di emergenza democratica e molti di noi rischiano di diventare complici di una situazione del genere.


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