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Una voce libera per tutti. Sono Antonio Gabriele Fucilone e ho deciso di creare questo blog per essere fuori dal coro.

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Il mio libro, in collaborazione con Morris Sonnino

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lunedì 20 aprile 2020

Dobbiamo riprenderci le nostre vite

Riporto questo stralcio dell'articolo scritto da Franco Carinci su "Atlantico Quotidiano" che è intitolato "Il miraggio della “fase 2”: non è più tempo di task force e comitati, né dei “pieni poteri” di Conte":
"Se mai c’è un miraggio, che viene ravvivato giorno dietro giorno dall’appuntamento televisivo del tardo pomeriggio, è quello del calo della pandemia, volta individuato nell’indice a ciò più favorevole fra quelli utilizzati: numero dei contagi, assistiti in terapia intensiva, ricoverati in ospedale o seguiti a domicilio, deceduti. Ma questo rosario giornaliero, recitato dal nostro numero uno della Protezione civile, con lo stile di un diligente impiegato all’anagrafe, proprio in ragione del suo costante ondeggiare, poco ci dice circa la fine dell’incubo e assolutamente niente circa il ritorno alla vita normale. Siamo tutti rinchiusi nelle nostre celle più o meno confortevoli, costretti a seguire il ritorno del bel tempo attraverso le grate delle finestre, senza sapere quanto lunga sarà la detenzione, rinnovata ogni volta alla sua scadenza, senza lasciare per nulla prevedere se e quando avrà fine".

La riduzione dei contagi di Coronavirus c'è ed è arrivato il tempo pensare alla "Fase 2".
La questione del Coronavirus ha stravolto le nostre abitudini.
Anche le funzioni religiose, cristiane, ebraiche e di altri culti, sono sospese.
Ora, una domanda deve essere posta.
Quando si potrà tornare a partecipare ai riti religiosi?
Qui non c'è solo una questione di fede ma vi è anche una questione di libertà individuale della persona.
Finché c'è una situazione di emergenza sanitaria, come questa, la sospensione di ogni tipo di manifestazione ci sta.
Però, in seguito si dovrà arrivare ad un punto in cui dovere riprendere almeno un po' di normalità.
Visto che si parla tanto di "Fase 2", non sarebbe il caso di parlare anche di ripresa delle funzioni religiose, cercando di rispettare i criteri di distanziamento sociale e di sicurezza?
Prima di tutto, il cittadino è una persona e come tale ha dei diritti.
Se è credente, egli ha il diritto di professare il culto secondo i dogmi della propria religione.
Nello Stato di diritto, una persona può fare ciò che ritiene giusto finché non fa del male al prossimo.
Che male può fare una persona che prega in un luogo di culto?
Bisogna ripristinare le cerimonie religiose, magari facendole celebrare all'aperto o facendole celebrare più volte in una giornata per evitare gli assembramenti.
Una soluzione deve essere trovata.
Si parla tanto di fare ripartire il calcio.
Sarebbe bene parlare anche di fare ripartire le cerimonie religiose, anche perché (per esempio) anche le chiese attirano persone che possono essere fedeli e turisti.
Oltre a ciò, vi è anche la questione economica.
Molte delle nostre aziende non fatturano.
Esse rischiano di dovere chiudere.
Se le aziende chiudessero verrebbe meno il lavoro e se venisse meno il lavoro ci sarebbe la recessione. 
Noi rischiamo veramente di finire molto male.
La povertà diventerebbe una realtà diffusa ed il nostro Paese diventerebbe terra di sciacallaggio.
Si vuole arrivare a questo?
Si vuole ridurre la gente alla povertà?
Stiamo andando verso l'estate ed è tempo di pensare al turismo, che è un settore trainante del nostro Paese.
Certo, il tutto deve essere fatto con cautela.
Il fatto che i contagi siano calati non significa che si debbano togliere di colpo tutte le misure.
Però, si deve ripartire.
Gli altri Paesi lo stanno già facendo.
Perché da noi non si fa?
Qui ci sono in gioco la nostra economia e le nostre libertà.
Si deve dare un segnale di normalità per passare veramente alla "Fase 2".

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Il peggio della politica continua ad essere presente

Ringrazio un caro amico di questa foto.