Riporto lo stralcio dell'articolo:
"E così Boris Johnson è stato dimesso dall’ospedale St. Thomas dove era ricoverato da domenica scorsa per il Coronavirus. Conoscendo la tempra dell’uomo c’erano pochi dubbi al riguardo. Saranno contenti odiatori seriali radicalchiccosi e #restiamoumani: il campione della Brexit, l’uomo di cui travisano ogni parola sobillati dai loro manganelli di carta preferiti riprenderà il suo posto di primo ministro del Regno Unito non appena il suo decorso dalla malattia sarà completato. Per stare meglio Johnson ha scelto Chequers, l’abitazione dei premier britannici a 40 km da Londra nel Buckinghamshire: un pezzo di Inghilterra fuori dal tempo, mattoni rossi e prati verdi che si estende su una proprietà di mille acri".
L'Inghilterra dei mattoni rossi, dei prati verdi e delle chiesine gotiche è l'Inghilterra che piace a me.
A parte questa battuta bucolica, con un fondo di verità, Johnson ha sconfitto il Coronavirus.
Tra l'altro, il medico che l'ha curato è un italiano.
Si tratta del professor Luigi Camparota, un medico di origini calabresi.
Questo deve onorarci come popolo.
Camparota è uno dei tanti italiani che in questo Paese illiberale non hanno trovato spazio.
Comunque, Johnson ce l'ha fatta, alla faccia degli haters che hanno riso e gioito della sua malattia.
Oggi, queste persone sono state smentite.
Comunque, deve essere ricordato che Johnson si è ammalato perché ha lavorato per il bene del suo Paese.
Questo sarà ricordato dai Britannici, i quali oggi premiano l'attuale premier con i consensi.
In campagna elettorale, Johnson ha promesso investimenti per nuovi ospedali.
Alla luce dei fatti, egli farà di tutto per mantenere ciò che ha promesso.
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