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Una voce libera per tutti. Sono Antonio Gabriele Fucilone e ho deciso di creare questo blog per essere fuori dal coro.

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Il mio libro, in collaborazione con Morris Sonnino

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giovedì 23 aprile 2020

Impariamo dagli Americani

Su "Atlantico Quotidiano", vi è un bell'articolo di Stefano Magni che è intitolato "Lezioni americane: nemmeno una pandemia può sospendere le libertà fondamentali".
Ne riporto questo stralcio:

"Con un misto di curiosità e spocchia, l’osservatore mediamente istruito europeo guarda le notizie dagli Stati Uniti sulle proteste contro il lockdown. E si prepara a redigere un temino di morale pubblica sulla superiorità degli europei sugli yankees, specialmente questi libertari e conservatori che votano Donald Trump. Eppure, gli americani ci stanno dando una grande lezione. Abbiamo ancora una volta molto da imparare da quel che avviene nelle piazze (prima ancora che nelle sedi istituzionali) delle città del Nuovo Mondo.

Le manifestazioni sono incominciate la settimana scorsa, che per gli americani era la terza o quarta (a seconda degli Stati) di lockdown.

Non tutti i governatori hanno ordinato ai loro cittadini di stare a casa, nel sistema federalista c’è ancora spazio per sperimentare soluzioni differenti e sei Stati non hanno mai implementato misure simili a quelle dell’Italia: Iowa, Nord e Sud Dakota, Oklahoma, Arkansas e Nebraska. Negli altri 44, le misure restrittive possono anche essere dure, come in Michigan, dove il governatore Gretchen Whitmer ha ordinato la chiusura di tutti i luoghi pubblici non essenziali e ai cittadini ha imposto di restare a casa. Trump ha definito “molto dure” quelle restrizioni alla libertà (meno dure che in Italia, in realtà), ma non può interferire nella politica degli Stati, che sono autonomi nelle decisioni che riguardano la salute dei loro cittadini".

Prima di tutto, faccio i miei complimenti più sentiti a Magni.
L'articolo tocca un tema importante.
Qui in Italia, ogni santo giorno, si fa un peana dedicato a Giuseppe Conte.
Il mainstream dice: "Giuseppe Conte è bravissimo!". 
Chi lo dice prova quasi un orgasmo nel pronunciare queste parole. 
A guardare i fatti, una persona con un po' di sale in zucca può dire serenamente: "Giuseppe Conte è bravo? Chi lo dice è ubriaco o drogato!". 
Ad oggi, i morti italiani a causa del Coronavirus sono 25.085.
I contagiati sono 187.327.
Inoltre, il Paese rischia di avere un crollo del PIL superiore al 10% e ben 10.000.000 di italiani rischiano la povertà.
La cosa più grave è la questione delle nostre libertà.
Posso capire i carabinieri, che debbono obbedire agli ordini superiori, ma la vista di quella scena mi ha scioccato.
Mi ha scioccato come cattolico e come conservatore con tendenze liberali.
Sembra quasi che quel prete sia stato trattato come un delinquente.
Questo è il guaio.
Oggi, una persona che gira per i fatti suoi, lontano da tutti e con la mascherina rischia di essere trattata come un delinquente.
Ora, gli Americani ci stanno dando una grande lezioni.
Essi tengono alla libertà e per questo protestano contro il lockdown.
Eppure, le misure di lockdown prese negli Stati Uniti d'America sono assai meno dure delle nostre.
Agli occhi del mainstream italiano, tutto questo è inaudito.
Il mainstream italiano preferisce soffermarsi sui morti americani a causa del Coronavirus, per denigrare il presidente Trump.
La realtà è ben diversa.
I morti americani saranno anche di più ma gli USA si riprenderanno perché hanno una cosa alla quale noi abbiamo rinunziato: la libertà.
La storia lo dice.
Basti pensare a ciò che accadde a Pearl Harbor.
Il 7 dicembre 1941, i giapponesi attaccarono le navi americane alla base di Pearl Harbor.
Gli USA sembrarono in ginocchio ma il primo ministro britannico Winston Churchill disse: "Gli Stati Uniti sono come una gigantesca caldaia, una volta accesi non c'è limite alla potenza che possono generare".
Conosciamo tutti l'andamento della storia, la quale si ripeterà anche questa volta.
Nonostante i morti americani siano di più dei nostri, gli USA si rialzeranno.
La loro libertà darà spazio alla creatività e al sapersi arrangiare.
Noi italiani, invece, ci stiamo arrendendo.
Qui da noi si dice: "Prima viene la salute". 
Però, senza benessere economico non vi sarà nemmeno la salute.
Noi dobbiamo imparare dagli Americani a difendere le nostre libertà.



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Ringrazio l'amico Morris Sonnino di questo screemshot de "Il Corriere della Sera".