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Una voce libera per tutti. Sono Antonio Gabriele Fucilone e ho deciso di creare questo blog per essere fuori dal coro.

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Il mio libro, in collaborazione con Morris Sonnino

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sabato 18 aprile 2020

Continuano gli insulti alla Lombardia

Sul blog di Nicola Porro vi è un articolo interessante che è intitolato "Serra, il radical chic che insulta la Lombardia".
Di codesto articolo, scritto da Giovanni Sallusti, riporto questo stralcio:

"Forse esageriamo con l’utilizzo dell’espressione “radical chic”, mi dico a volte. È pur sempre qualcosa di codificato, di stilizzato, un conto è la superba radiografia effettuata nella Manhattan dei primi Settanta da Tom Wolfe, un conto sono le nostre piccole diatribe quotidiane, rischiamo di inflazionare una categoria in uno stereotipo.

Poi, arriva puntuale Michele Serra, e fuga tutti i miei turbamenti dubitativi: no, il “radical chic” esiste davvero, ed è più caricaturale nell’Italietta giallorossa di oggi che nella New York di allora. L’altro giorno, la spalla di Fabio Fazio che si atteggia a meditabondo intellettuale ha vergato la sua Amaca quotidiana su Repubblica a proposito della Lombardia. O meglio, contro la Lombardia. Ma no, non contro la Regione a guida centrodestra, il rubrichista debenedettiano non ha fatto polemica politica, legittima seppur di pessimo gusto davanti alle bare accatastate. No, lui è passato a insultare direttamente i morti, i lombardi tutti. Inanellando una serie di pre-giudizi su questa plebaglia borghese che pratica la volgare usanza di lavorare, i quali avrebbero fatto pensare a Wolfe di esserci andato leggero, con la descrizione dell’idiozia finto-colta radical chic".

Ora, non posso non fare alcune considerazioni.
Non posso tacere.
Se tacessi, farei un torto alla mia coscienza.
Questa sinistra è grottesca.
Infatti, questa sinistra parla di lavoro ma i suoi massimi esponenti non sanno neppure cosa significhi lavorare seriamente.
I "radical-chic" sono l'esempio di ciò.
Questi personaggi parlano di lavoro quando se ne stanno nei loro salotti buoni a mangiare caviale e a bere Champagne.
Ora, che la Regione Lombardia e la sua amministrazione siano sotto attacco è vero.
Peccato, per Mattia Santori e soci, che i morti da Coronavirus ci siano anche nella loro Emilia-Romagna.
Però, per loro, questi morti non contino nulla.
Questi signori non hanno proprio il senso della vergogna. 
Come si dice in gergo, hanno la faccia come il deretano.
Essi sfruttano i morti lombardi per mascherare il fallimento del governo.
Se non è sciacallaggio questo non so cos'altro sia.
Anche nel Lazio, regione amministrata dal segretario del Partito Democratico Nicola Zingaretti, la sanità non va così bene.
Come riporta "Il Tempo", la Procura di Roma ha aperto un'inchiesta sulle mascherine.
Eppure, la cosa non ha così tanta risonanza.
Invece, sembra che il male sia solo in Lombardia.
Appare evidente che vi sia un attacco politico ad un'amministrazione che si è dovuta confrontare con una situazione drammaticamente emergenziale che è stata causata dal COVID-19, virus che è entrato nel nostro Paese anche per colpa di un governo che non ha preso le giuste misure prima. 

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Il peggio della politica continua ad essere presente

Ringrazio un caro amico di questa foto.