È bello il "Bella ciao" di Guccini.
Certamente, è bello anche il maglione rosso da 700 euro che egli indossa. Non è male anche il camino da 10.000 euro che ha alle spalle nel video.
Siamo sempre di fronte alla solita retorica.
Il 25 aprile avrebbe dovuto essere la Festa della Liberazione e invece è diventata il solito teatrino dell'odio.
Vi sono i soliti "tromboni" che cantano "Bella ciao" e che continuano a dire che il fascismo stia tornando, quando (in realtà) si sta affermando un'altra dittatura.
Forse, queste persone dovrebbero leggere il libro di Bruno Vespa "Perché l'Italia diventò fascista (e perché il fascismo non può tornare)".
L'Italia si arrese al fascismo.
Se il re Vittorio Emanuele III avesse ordinato al suo comandante Pugliese di mandare gli uomini a fermare i fascisti, il fascismo non avrebbe mai preso il potere.
Oggi, sono al potere coloro che la pensano come Guccini.
Questi parlano di fascismo ma ad oggi sono loro a limitare le libertà individuali ed il timore è che queste limitazioni vadano oltre l'emergenza scaturita dalla situazione causata dal Coronavirus.
Se a fare quello che stanno facendo Giuseppe Conte e soci fossero stati Silvio Berlusconi, Matteo Salvini e Giorgia Meloni, questi "signori" avrebbero fatto un putiferio.
Questi parlano di un pericolo del ritorno del fascismo ma essi sostengono questa Unione Europea che è tutto meno che democratica.
Inoltre, essi parlano dei "proletari" ma vivono in attici e villette ed hanno il portafogli da "padroni".
Pare comodo parlare di povertà quando si beve champagne e si mangia caviale.
Questa è la retorica di coloro che cantano "Bella ciao".
Antonio Gabriele Fucilone-Morris Sonnino
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