Sul blog di Nicola Porro, vi è un articolo di Giordano Riello che è intitolato "Conte e il fallimento della democrazia".
Ne riporto questo stralcio:
"Il 54% è la percentuale di gradimento del primo ministro italiano Giuseppe Conte ad oggi. Una percentuale molto pericolosa nell’ottica della attuale deriva democratica della nostra nazione. Una percentuale che da anni non si registrava così alta in questo Paese verso un singolo leader. Questo, purtroppo, evidenzia il fallimento della democrazia in Italia. In un periodo storico dove sono stati annientati i nostri diritti fondamentali e forse il più importante tra questi, la libertà, ci rendiamo conto che gli Italiani si sentono “protetti” da scelte unilaterali ordinate da un singolo individuo verso 60 milioni di abitanti. Fa paura rilevare che non si sia pronti alla democrazia.
Davvero la maggior parte degli Italiani preferisce una forma di controllo, di caccia alle streghe, di paura, piuttosto che la sopravvivenza dei nostri diritti? Sono quasi scomparsi i nostri ministri dalla scena politica. Si sentono troppo poco. Il Parlamento ed il Senato sono passati dall’essere l’organo di rappresentanza della collettività ad organi non più essenziali nelle loro funzioni di confronto e democrazia. Il primo ministro entrato in punta di piedi, silenziosissimo in partenza e da tanti definito come “burattino” nelle mani di Di Maio e Salvini durante il suo primo governo, oggi ha monopolizzato completamente la scena. È brutto e pericoloso, durante i suoi interventi a rete unificate sentire ciò che ci consente di fare e ciò che non consente. E lo fa con una pericolosa gestualità, quella di puntare l’indice verso la telecamera, verso tutti noi come per volerci intimidire ed intimorire".
Ora, esprimo il mio parere.
Qualche dubbio è presente sul reale consenso del premier Giuseppe Conte.
Infatti, Conte non è mai stato votato da nessuno.
Dunque, come può esserci un consenso reale per una persona che non è stata votata?
Il sondaggio è aleatorio e può dire tutto o niente.
Affidarsi ad un sondaggio per dire potere dire se Conte abbia o meno un consenso reale è un azzardo.
Sembra quasi che il sondaggio sia fatto ad arte per indirizzare le coscienze che non per dare un dato reale.
In pratica, Conte non risponde al popolo.
La dimostrazione è il fatto che i partiti che sostengono il governo presieduto da Conte non vadano così bene nei consensi.
Riguardo a ciò, ci sono dati reali.
Basti guardare tutte le elezioni regionali ed amministrative.
Comunque, l'attuale situazione ci dice che la nostra democrazia debba essere ripensata.
Servono riforme vere.
Per esempio, non è scandaloso parlare del passaggio ad una forma di governo presidenzialista, con un presidente della Repubblica con più poteri ma eletto direttamente dal popolo.
Certo, se si facesse una cosa del genere, servirebbero i contropoteri.
Però, l'attuale forma di governo non funziona più.
Si parla di "Repubblica parlamentare" ma di fatto il Parlamento è esautorato.
Oggi, noi abbiamo a che fare con un premier che non risponde al popolo né ha un consenso reale.
Semmai, ha un consenso virtuale.
Questo è pericoloso.
Oltretutto, la stessa Costituzione è stata calpestata.
Basti pensare alla libertà di culto che è stata violata.
Un prete che dice messa senza assembramenti rischia di vedersi entrare i carabinieri in chiesa.
È questa l'Italia che si vuole?
Se questa è l'Italia che si vuole significa che gli italiani non vogliono la democrazia.
Allora, il futuro dell'Italia sarà alquanto oscuro.
The Liberty Bell of Italy, una voce per chi difende la libertà...dalla politica alla cultura...come i nostri amici americani, i quali ebbero occasione di udire la celebre campana di Philadelphia nel 1776, quando fu letta la celeberrima Dichiarazione di Indipendenza. Questa è una voce per chi crede nei migliori valori della nostra cultura.
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Il peggio della politica continua ad essere presente
Ringrazio un caro amico di questa foto.
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