Su "Libero", vi è un articolo intitolato "David Parenzo insulta Giorgia Meloni: "Il 25 aprile solo i nipotini del Duce non canteranno Bella Ciao"".
Queste sono le parole di David Parenzo:
"Canterò a squarciagola Bella Ciao, esporrò le bandiere sul mio balcone perché i veri patrioti sono quelli che festeggiano il 25 aprile, i veri ‘Fratelli d’Italia’ sono quelli che canteranno Bella Ciao sventolando il tricolore e la bandiera dell’Europa".
Io ho difeso David Parenzo, quando il famoso Mauro da Mantova l'ha insultato.
Gli attacchi a livello personale non sono mai accettabili.
Però, questa volta, Parenzo ha detto una cosa non condivisibile, per non dire che ha detto una sciocchezza.
Il 25 aprile, io non canterò "Bella ciao".
Non l'ho mai fatto e non lo farò neanche quest'anno.
Quel canto non mi rappresenta.
Qualcuno mi dirà: "Sporco fascista!".
Io rispondo affermando che non sono fascista.
Infatti, condanno anche il fascismo.
Semplicemente, io sono una persona libera e che pensa con la sua testa.
Perché mai dovrei mitizzare la "Resistenza"?
In primis, se non ci fosse stato il contributo degli Alleati, l'Italia non si sarebbe mai liberata.
In secundis, anche i partigiani si macchiarono di crimini.
Penso all'eccidio di Porzus, in cui i partigiani comunisti uccisero altri partigiani cattolici, liberali e socialisti, e all'uccisione del Beato Rolando Rivi, sempre ad opera dei partigiani comunisti.
Quindi, io non canterò "Bella ciao".
Preferisco cantare il nostro bell'inno di Mameli, che è il nostro inno nazionale.
L'inno nazionale rappresenta tutti. Invece, "Bella ciao" rappresenta solo una parte.
In alternativa, potrei cantare l'inno americano, "The Star-Spangled banner", o "Onward christian soldiers", visto che l'Italia non si sarebbe mai liberata senza il contributo dei nostri amici americani.
Cerchiamo di dire delle cose serie.
The Liberty Bell of Italy, una voce per chi difende la libertà...dalla politica alla cultura...come i nostri amici americani, i quali ebbero occasione di udire la celebre campana di Philadelphia nel 1776, quando fu letta la celeberrima Dichiarazione di Indipendenza. Questa è una voce per chi crede nei migliori valori della nostra cultura.
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Il mio libro, in collaborazione con Morris Sonnino
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Il peggio della politica continua ad essere presente
Ringrazio un caro amico di questa foto.
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