Sul quotidiano "Libero", vi è un interessante articolo intitolato "Coronavirus, Giuseppe Conte ha perso la testa: ormai crede di essere un dittatore, importa il "modello Cina"".
Ne riporto uno stralcio:
"Giuseppe Conte non è mai stato spiegabile con le categorie della politica, ma forse oggi possono tornare utili quelle della psicanalisi. Questa crisi del Coronavirus ha infatti innescato nel legale di Volturara Appula un caso estremo di transfert, che attecchendo su un'ipertrofia già patologica della Pochette (l'equivalente dell'Ego nel nostro caso) ha comportato una dissociazione definitiva dalla realtà. Avere come proprio portavoce Rocco Casalino, indubbiamente, non deve aver aiutato a mantenere sacche residue di lucidità ".
Il nostro premier Giuseppe Conte è la dimostrazione pratica di quanto possa essere pericolosa l'autoreferenzialità.
Infatti, nelle democrazie vere, il leader è tale perché ha un consenso reale.
Per esempio, Boris Johnson, premier britannico, è un leader vero.
Egli è un leader vero perché è stato votato dai cittadini.
Johnson non è Primo Ministro del Regno Unito per un cavillo costituzionale interpretato ad hoc e con molte forzature.
Johnson è Primo Ministro perché la maggioranza del popolo britannico l'ha votato e gli ha dato la maggioranza in Parlamento.
Dunque, Johnson è un leader.
Al contrario, Conte non è stato votato da nessuno.
Non ha un consenso reale anche perché di fatto non ha neppure un partito.
Conte è Presidente del Consiglio solo per un cavillo costituzionale interpretato ad hoc.
Dunque, a chi risponde l'avvocato di Volturara Appula?
Risponde al suo portavoce Rocco Casalino, quello che è uscito dalla prima edizione del Grande Fratello e che insegnava la depilazione delle ascelle?
Sia chiaro, non ho nulla contro la depilazione (anzi, può andare bene a chi ha problemi di sudorazione) ma ritengo che la politica sia una cosa seria.
Purtroppo, l'uscita di Conte contro l'opposizione è stata una cosa molto grave.
Essa denota un rischio di una svolta autoritaria del nostro Paese.
Anzi, ci deve fare preoccupare anche quello che gli odiatori del Movimento 5 Stelle (il partito che ha lanciato Conte) hanno fatto ad Enrico Mentana.
Mentana ha criticato quello che Conte ha fatto nella famosa conferenza.
Ebbene, gli odiatori del Movimento 5 Stelle hanno insultato Mentana.
Una cosa del genere è molto preoccupante perché denota un'involuzione della nostra democrazia.
A questo punto, è bene che gli italiani si sveglino, prima che sia tardi.
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