Questo è il punto programmatico:
"Rinnoviamo-ponendo l'attenzione al mondo agricolo.
Predisporremo le migliori condizioni possibili per consentire alle aziende di fare impresa grazie al rilancio della "Consulta Comunale per l'Agricoltura".
Favoriremo l'impegno verso una produzione di qualità e stimoleremo l'adozione di tecnologie avanzate applicate alle coltivazioni.
Procederemo con determinazione all'eliminazione delle specie alloctone scendo quanto dispone la direttiva regionale".
Personalmente, non ho un pregiudizio contro l'uso di tecnologie, biotecnologie e persino l'ingegneria genetica nell'agricoltura.
Però, io sono anche per la difesa dei prodotti agroalimentari delle realtà locali.
Per esempio, in Sicilia, nella zona d'origine della mia famiglia, vi è il maiale nero dei Nebrodi.
Ora, anche Roncoferraro (in Provincia di Mantova) ha le sue eccellenze.
Una di queste è il Riso Vialone Nano mantovano, il quale è spesso surclassato nella fama da quello della vicina Provincia di Verona.
Questo avviene perché gli enti veneti lavorano in perfetta sintonia con gli agricoltori ed i vari stakeholder.
Questo non avviene sempre nella Provincia di Mantova.
Ora, rilanciare la Consulta Comunale per l'Agricoltura mi pare un'ottima iniziativa.
Se fosse fatta una cosa del genere, ci sarebbero quelle sinergie tra agricoltori ed enti.
Anche la questione delle specie alloctone non è indifferente.
Penso, per esempio, al sorgo.
Il sorgo (Sorghum vulgare) non c'entra nulla con Roncoferraro.
Bisogna incoraggiare le coltivazioni locali, a cominciare proprio dal riso.
Ricordo che le coltivazioni ed i prodotti agroalimentari di un posto rappresentano a pieno titolo l'identità del medesimo.
Dunque, stiamo bene attenti.
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