Quella blasfemia che qui è permessa...

Riprendo uno dei film che non mi sono piaciuti per niente.

Anzi, l'ho detestato e tuttora lo detesto.
Il film (fatto nel 2001) è intitolato "Dagon la mutazione del male" e riprende dei libri di Howard Phillips Lovecraft  che sono intitolati "Dagon", "The call of Cthulhu" e soprattutto "The Shadow over Innsmouth".
La scena che mi ha più fatto disgusto è stata quella in cui gli abitanti di Inboca, il villaggio spagnolo in cui è stato ambientato il film, hanno distrutto le statue cristiane della chiesa locale, profanandola, e hanno ammazzato il parroco.
Ci sono state anche altre scene veramente disgustose, come quella in cui un'amica del protagonista Paul Marsh (impersonato da Ezra Godden) è stata stuprata dal demonio Dagon, il quale è stato eretto a divinità dai deformi abitanti del villaggio.
Questa scena profana la figura della Vergine Maria.
Lovrecraft (20 agosto 1890-15 marzo 1930) si definiva ateo.
Io preferirei rivedere questa tesi.
Per me, Lovrecraft non era ateo ma era ostile alla religione di ispirazione giudaico-cristiana.
Infatti, Dagon era la divinità dei Filistei, il popolo nemico di Israele.
La Bibbia lo menziona.
Leggete il Vecchio Testamento.
Inoltre, Lovecraft era ostile anche al Cristianesimo.
Ciò si notò anche nel suo disprezzo per cosmo e per lo stesso genere umano.
Queste sono le parole di Lovecraft:

"La razza umana scomparirà. Altre razze appariranno e si estingueranno a loro volta. Il cielo diventerà gelido e vuoto, attraversato dalla debole luce di stelle morenti. Che a loro volta scompariranno. Tutto scomparirà. E ciò che fanno le persone non ha più senso del moto casuale delle particelle elementari".

Ora, passiamo a cose più pratiche.
Io avrei voluto vedere cosa sarebbe accaduto se anziché fare un film blasfemo ai danni del Cristianesimo si fosse fatto un film in cui si distruggevano simboli islamici o se si fosse fatto un film contro Maometto.
Di sicuro, ci sarebbe stato un gran casino da parte delle comunità islamiche e le scuse da parte della produzione e delle autorità.
Qui sta il punto: noi permettiamo di disprezzare noi stessi come civiltà e di recare offesa alla nostra cultura (oltre ad essere blasfemi contro la nostra religione) mentre con altri siamo ossequiosi, più per vigliaccheria che per ammirazione.