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martedì 1 gennaio 2019

Italiani nei guai in Venezuela

Su "Italia chiama Italia" vi è un articolo intitolato "LA DENUNCIA | Italiani in fuga dal Venezuela, “non riusciamo nemmeno a rinnovare il passaporto”".
Il quotidiano "Italia chiama Italia" è sempre in prima linea per ciò che concerne i nostri connazionali all'estero.
Merita un plauso.
In Venezuela ci sono tanti italiani ed italo-discendenti, come ce ne sono in Brasile, in Uruguay e in Argentina.
Ora, questi nostri connazionali vivono una situazione tragica nel Paese che oggi è in mano al dittatore Nicolas Maduro.
Riporto uno stralcio dell'articolo di "Italia chiama Italia":

"La fuga degli italiani dal Venezuela, paese che soffre da anni ormai una gravissima crisi economica e sociale, viene raccontata oggi dalla Gazzetta del Mezzogiorno, che parla di connazionali disperati, affamati, derubati, “alcuni versano in condizioni di salute precarie”.

E’ la fotografia degli italo-venezuelani, molti originari del Sud Italia in fuga dal Paese sudamericano. Alcuni di loro sono riusciti a raggiungere le loro città di origine, altri no, sia perché non dispongono di sufficiente denaro per tornare in patria, sia perché la burocrazia non facilita gli espatri. Ripetuti gli appelli lanciati dagli organismi umanitari.

Emigrati in Venezuela in ben altri periodi storici, questi cittadini adesso affrontano fame, crisi e repressione e tentano di tornare nei luoghi di origine. Ma l’impresa, come denunciano i rappresentanti degli italiani all’estero, si presenta molto più difficile del previsto.

Michele Sgobba, imprenditore edile a Caracas, tornatosene nella sua Castellana Grotte, spiega: “Gli italiani in Venezuela non riescono nemmeno a fare il rinnovo di un passaporto o a portare avanti una richiesta di cittadinanza, visto che è quasi impossibile prenotare un appuntamento attraverso il sistema online, al punto che si è creata una rete di gestori o intermediari che vendono gli appuntamenti a costi insostenibili. Un vero dramma – rimarca Sgobba – per chi abita in un Paese in crisi umanitaria, con stipendi di pochi dollari al mese”"
.

Mi appello al Governo (e in particolare al sottosegretario Ricardo Merlo) perché questi nostri connazionali emigrati nel Paese sudamericano non siano lasciati soli.
Questi nostri connazionali sono andati in Venezuela per trovare condizioni migliori ma oggi rischiano di perdere tutto.
Anzi, rischiano anche l'incolumità.
Mi pare una follia che i nostri connazionali in Venezuela facciano fatica ad avere i passaporti.
Il Venezuela è un Paese nel caos e sull'orlo di una guerra civile.
Gli abitanti vivono in condizioni di indigenza.
Il regime comunista di Maduro sta negando ogni diritto.
Per questo motivo, il nostro Paese ha il dovere di muoversi per i nostri connazionali ivi residenti.

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Il peggio della politica continua ad essere presente

Ringrazio un caro amico di questa foto.