Su "Panorama" vi è un articolo intitolato "Rai. Ricordate la pubblicità progresso di Matteo?".
L'articolo è di Antonella Piperno.
Due anni fa, l'allora premier Matteo Renzi presentò il nuovo direttore generale della Rai Antonio Campo Dall'Orto con annunci roboanti.
Il 12 marzo 2015, Renzi disse:
"Il 5 agosto il governo presenterà la sua proposta per presidente e direttore generale della Rai, con criteri dell'autorevolezza e della competenza perché il rapporto tra politica e Rai deve essere "alla BBC" di assoluta indipendenza".
Ebbene, oggi la scelta di Campo Dall'Orto si è mostrata disastrosa e lo stesso Renzi l'ha scaricato.
Pensiamo, ad esempio, all'assunzione di una valanga di esterni con il rilievo posto dall'Autorità Nazionale Anticorruzione o al fallimento della direzione della linea editoriale di Carlo Verdelli.
Pensiamo anche al programma su Falcone e Borsellino che doveva costare solo 800.000 Euro e invece ne sono costati ben 1.700.000 Euro.
Insomma, qualcuno ha guadagnato sulla memoria dei giudici vittime della mafia?
Il programma su Giulio Regeni, andato in onda su Rai 3, è stato fatto con superficialità rispetto ad una vicenda complessa.
Questo è un altro fallimento di Renzi.
Renzi sta pagando i suoi errori ed è così disperato che ora rottama anche i suoi.
Il problema è che anche noi italiani paghiamo per le sue colpe.
The Liberty Bell of Italy, una voce per chi difende la libertà...dalla politica alla cultura...come i nostri amici americani, i quali ebbero occasione di udire la celebre campana di Philadelphia nel 1776, quando fu letta la celeberrima Dichiarazione di Indipendenza. Questa è una voce per chi crede nei migliori valori della nostra cultura.
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Il mio libro, in collaborazione con Morris Sonnino
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Il peggio della politica continua ad essere presente
Ringrazio un caro amico di questa foto.
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