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martedì 13 giugno 2017

Macron non è la speranza!

Come riporta il blog "The Italian Tory", il nuovo presidente francese Emmanuel Macron non è la speranza.
Molti lo dipingono come un sostenitore del liberismo.
In realtà, di liberista Macron non ha proprio nulla.
Anzi, egli è per lo statalismo tecnocratico, uno statalismo legato ad istituzioni che sono rette da tecnocrazia e non da politici.
Egli è per il controllo europeo sulle sovranità degli Stati che compongono l'Unione Europea.
Secondo questa concezione, gli Stati debbono piegarsi ai diktat che vengono da Bruxelles, senza possibilità di critica,
Dell'articolo, riporto questo stralcio:

"Macron, che pure ha fatto delle buone riforme nel campo del lavoro incoraggiando liberalizzazione e diminuzione del peso fiscale sulle assunzioni (al posto di elargire inutili mancette come Renzi ha fatto per tre anni) cade nel tema europeo. Lui stesso non potrà mai attuare programmi innovativi o liberisti con il fiato di Bruxelles sul collo ed ecco che ci saranno due possibilità: o lui stesso si rivolterà al sistema europeo, oppure, se continuerà ad appoggiarlo, avrà tratto i francesi in un grande imbroglio politico. L’unico sulla scena che non puzzava di socialismo (Macron di socialismo europeo e quindi amico dei monopoli internazionali, Melenchon e Le Pen di socialismo francese e quindi amici di monopoli nazionali a danno dei cittadini, che ci rimettono nei prezzi quando manca libertà di mercato) era Fillon, che è stato immancabilmente fatto fuori a poche settimane dalle elezioni per impedirgli di recuperare consenso. Fillon, con il suo secco “meno spesa meno tasse”(ben diverso dal “più spesa meno tasse” che Macron dovrà spiegare ai possessori di titoli francesi se la Francia arriverà al default) era riuscito a capitalizzare buona parte del’elettorato borghese stanco della burocrazia statale, delle tasse e del monopolio delle grandi aziende senza merito finanziate dallo stato. Quando però si parla di staccare la spina agli sprechi statali si sa, o lo si fa per dire e tutto o va bene oppure, quando non si scherza, c’è sempre qualcuno di pronto a farti fuori.".

Il fatto che oggi Paesi come Francia, Germania, Paesi Bassi, Austria ed Italia siano governati di "grandi coalizioni" indica che la politica europea attuale è poco democratica.
Le grandi coalizioni sono contro la democrazia poiché negano l'alternanza.
Come può esserci l'alternanza se due forze che dovrebbero essere alternative governano insieme?
Così, i gruppi tecnocratici europei possono fare il comodo loro ed imporre il loro socialismo tecnocratico.

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Il peggio della politica continua ad essere presente

Ringrazio un caro amico di questa foto.