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Il mio libro, in collaborazione con Morris Sonnino

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martedì 6 giugno 2017

Fatti di Piazza San Carlo, anche Chiara Appendino ha delle responsabilità

Cari amici ed amiche,

come riporta "Il Giornale", anche il sindaco di Torino Chiara Appendino ha commesso degli errori in merito ai fatti che ci sono stati a Piazza San Carlo.
Sabato scorso, in quella piazza del capoluogo piemontese, era stato messo il maxi-schermo per la finale di Champions League tra Juventus e Real Madrid.
Durante la partita, qualcuno ha fatto una bravata, facendo esplodere un petardo e, credendo che sia stato un attacco terroristico, la gente è andata nel panico e ha travolto altre persone.
I feriti sono stati oltre 1500.
La domanda che si pongono tutti è la seguente: il comune di Torino ha fatto abbastanza per garantire la sicurezza di chi è andato in piazza per guardarsi con gli amici la finale di Champions? Sembra proprio di no. Eppure, 72 ore dopo l'attentato di Manchester dello scorso 22 maggio, il capo della Polizia Franco Gabrielli aveva dettato le linee guida da tenere per la gestione dei grandi eventi con una circolare ripartita in tre punti principali: verifiche preliminari, controllo degli accessi e presenza di steward. Oltre all'aspetto più importante: la gestione di un'eventuale emergenza durante o al termine di un grande evento.
Durante quella notte il primo cittadino della città della Mole era a Cardiff per presenziare alla finale, mentre nella sua città 30 mila persone si accalcavano all'uscita da piazza San Carlo per in una fuga impazzita dovuta a non si sa cosa (forse da una banale ragazzata). Cosa mancava quella sera, quando per miracolo non ci è scappato il morto? Innanzitutto gli steward, persone che con il loro giubbotto giallo avrebbero rappresentato un'ancora di salvezza, un punto di riferimento visivo per le persone terrorizzate. E poi la cosa più importante: un vero centro di coordinamento. Per non parlare del punto di soccorso, che era sì presente, ma sul lato opposto del maxi-schermo, finendo per essere travolto dalla gente che scappava in preda al panico.
Tra l'altro, va detta un'altra cosa.
Il sindaco Appendino ha detto di avere fatto quello che ha fatto due anni fa il suo predecessore Piero Fassino, quando c'è stata la finale di Champions League tra Juventus e Barcellona.
In realtà, le cose sono andate diversamente.
Due anni fa erano stati messi due maxi-schermi, uno sul lato settentrionale della piazza ed uno su quello meridionale.
Sabato, invece, è stato messo un  solo maxi-schermo sul lato meridionale.
Inoltre, non è stato messo in pratica il divieto di vendere le bevande in bottiglie di vetro.
Perché l'amministrazione comunale non ha fatto ciò?
Perché l'amministrazione comunale non ha impedito ai venditori ambulanti abusivi di bevande di stazionare in quella zona?
Molte persone, infatti, si sono ferite cadendo sui cocci e venendo schiacciati su di essi.
Tuttavia, una cosa va detta: il fatto che in un evento che dovrebbe essere normale, come una partita di calcio, si manifesti il terrore generale al primo segnale strano è sintomo di una paura che si è radicata nella nostra società.
Se continuerà così, i terroristi vinceranno perché essi saranno consapevoli di questa nostra paura e potranno usarla per farci cambiare le nostre abitudini a loro piacimento.
Se una cosa del genere accadesse sarebbe gravissimo.
Dobbiamo reagire.
Cordiali saluti. 

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Ringrazio un caro amico di questa foto.