ringrazio l'amico e collaboratore Angelo Fazio di queste parole del Procuratore aggiunto della Repubblica di Venezia Carlo Nordio:
"Primo. Per migliaia di anni, in tutte le latitudini e in tutte le civiltà, l’officio educativo è stato affidato (laddove possibile) a padre e madre. Secondo. La nostra Costituzione all’articolo 29 definisce la famiglia come società naturale fondata sul matrimonio, e all’articolo 30 disciplina la paternità e la sua ricerca (a proposito: ma credete veramente che Togliatti e Terracini, per non parlare di De Gasperi e Saragat, potessero lontanamente pensare a un’adozione da parte di gay?). Terzo. Nella tradizione culturale laico-illuministica ogni forma educativa diversa da quella impartita dalla famiglia tradizionale è stata sempre guardata con sospetto e sarcasmo, anche quando proveniva da filosofi come Platone, Campanella e Rousseau".
Non bisogna confondere i diritti individuali (che debbono essere garantiti a tutti, omosessuali compresi) con la famiglia.
La questione della famiglia va ben al di là dei diritti individuali proprio perché non vi sono solo i diritti dell'uomo e della donna che contraggono matrimonio ma anche quelli di coloro che nasceranno da tale unione o che saranno adottati dalla coppia.
Quindi, dire che "chi è contro i matrimoni tra persone dello stesso sesso è omofobo" è solo un grosso errore.
In quanto persona, l'omosessuale ha il diritto di essere rispettato per quello che è.
Però, il matrimonio comporta anche il diritto di altri, che sono il futuro della nostra società.
Cordiali saluti.
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