I Tories hanno vinto le elezioni nel Regno Unito ma la vittoria non è stata schiacciante.
Anzi, è stata una mezza sconfitta.
Si parla della sostituzione dell'attuale Premier Theresa May.
Il sostituto ci sarebbe già ed è Boris Johnson, ex-Sindaco di Londra ed attuale Ministro degli Esteri.
Riporto un pezzo del succitato articolo:
"Johnson fu l’unico a capire già l’anno scorso dove tirava il vento, quando si schierò contro Cameron e in favore della Brexit, tanto che dopo il referendum fu a un passo dal diventare Prime Minister, poi vittima di un vile tradimento interno che portò la May a vincere le primarie dei conservatori. Johnson, molto carismatico e popolare, è conosciuto come il primo conservatore riuscito a diventare sindaco di Londra per due mandati e in queste elezioni ha ottenuto la facile rielezione schiacciando i laburisti nel suo collegio ad Uxbridge. Incline forse a qualche stravaganza, da ex giornalista, Johnson in questa campagna elettorale ha tenuto un profilo molto distaccato dalla premier e ha continuato a parlare il linguaggio dei tories, preferendo attaccare i laburisti sul piano delle tasse piuttosto che inseguirli con promesse difficili da mantenere.".
Boris Johnson ha fiuto per le elezioni.
L'ha dimostrato il fatto di essere stato eletto per due volte sindaco di Londra, una città cosmopolita e con un forte numero di immigrati e di conseguenza poco avvezza ai conservatori e al conservatorismo.
Eppure, il conservatore Johnson ha vinto per due volte di seguito.
Se si fosse candidato lui come Premier, i Tories avrebbero stravinto queste elezioni.
Come ho già scritto prima, agli inglesi non piacciono certe strane alchimie europee.
Sono d'accordo con l'autore dell'articolo del blog "The Italian Tory" riguardo al fatto che Theresa May abbia cercato di prendere voti da un elettorato non suo, con un programma più assistenzialista, cosa che è più tipica di uno come Jeremy Corbyn.
Questo ha fatto la differenza, in negativo.
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