l'amica e collaboratrice Silvia Morelli (alla quale do il mio ringraziamento) mi ha portato all'attenzione la questione dello scontro tra la Caritas Diocesana di Bergamo e la Lega Nord.
La questione è stata portata all'attenzione dal segretario della Lega Nord di Bergamo Daniele Belotti, il quale ha scritto su Facebook:
"Sul Corriere di Bg di oggi è pubblicato un interessante editoriale di Riccardo Nisoli sulla campagna della Lega sui conti della Caritas, che termina con queste parole: "Spiegare come vengono impiegati i soldi (nostri) non sarebbe una risposta solo alla Lega ma all'intera cittadinanza. Che ha tutto il diritto (e il dovere) di sapere".Piccola parentesi personale: per una volta non vengo definito razzista, xenofobo e ignorante, ma astuto, termine che può avere un significato positivo o negativo (a seconda dei punti di vista), ma sicuramente meglio delle solite etichette (vedi stralcio qui sotto).".
Il segretario della Lega Nord di Bergamo Belotti ha risposto ad un articolo scritto da Riccardo Nisoli sul "Corriere di Bergamo", il quale è intitolato "La Lega, la Caritas e la trasparenza sui conti dei profughi".
Sono d'accordo con il segretario Belotti.
La Caritas dovrebbe rispondere a certe domande che sono legittime.
Lo dico anche da cattolico praticante.
Questo silenzio della Caritas, a mio modesto parere, è incomprensibile.
La gente avrebbe il diritto di sapere visto che si impiegano i suoi soldi.
Tra l'altro, la gente fa anche donazioni ed offerte alla Caritas, che (per carità di Dio) fa anche tante opere commendevoli.
Per questo, la Caritas dovrebbe dire tutto e non potrebbe trincerarsi dietro ad un muro di silenzio.
Domandare è lecito e rispondere è cortesia.
Un cristiano dovrebbe capire ciò.
Io ho usato il condizionale (per tatto) ma penso che la risposta della Caritas sia quasi d'obbligo.
Cordiali saluti.
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