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sabato 10 dicembre 2016

Quella Chiesa nata da un ricatto

Cari amici ed amiche,

nel 1527, la Svezia passò dal cattolicesimo al luteranesimo.

Nel 1523, Gustavo Eriksson Vasa 1496-1560) divenne re di Svezia con il nome di Gustavo I, cacciando via il re di Danimarca Cristiano II (1481-1559), il quale era anche re di Svezia, per effetto dell'Unione di Kalmar, un'unione delle corone dei tre grandi Paesi scandinavi (Svezia, Norvegia e Danimarca) che fu stabilita dalla regina di di Danimarca Margherita I (1353-1412).
Ora, prescindere da ciò che fece re Cristiano II in Svezia (pensiamo al famoso "Bagno di Sangue di Stoccolma" che ci fu nel 1520), re Gustavo I volle fare in Svezia uno spoil system e volle toccare anche la Chiesa.
Volle cacciare l'arcivescovo di Uppsala Gustavo Trolle (1488-1535), per sostituirlo con Giovanni Magno (1488-1544).
Papa Clemente VII (1478-1534) reinsediò l'arcivescovo deposto ed il re svedese fece insediare Giovanni Magno senza l'approvazione del Papa.
Tuttavia, il re si avvicinò al luteranesimo, portando alla sua attenzione due fratelli e teologi luterani, Olaf  (1492-1552) e Lars Petersson (1499-1573) che divennero noti con i nomi latini di Olaus e Laurentius Petri.
L'opposizione cattolica non mancò. Ci fu il vescovo di Linköping Hans Brask (1464-1538) che minacciò di scomunica chiunque avesse adottato testi luterani.
Anche l'arcivescovo di Uppsala Giovanni Magno fu scontento e lo fece notare al re, il quale lo mandò a Mosca come diplomatico.
Nel 1527, la cosa arrivò al culmine.
Il re convocò la Dieta di Västerås e lì si sarebbe stabilito il destino della Chiesa svedese.
All'inizio, sembrò che a vincere fossero i sostenitori del cattolicesimo, coloro che volevano che la Svezia restasse cattolica.
Il re, allora, fece un ricatto.
Egli ricattò i presenti dicendo che se non avessero accettato il luteranesimo egli avrebbe abdicato, lasciando la Svezia senza monarca.
Ricordo che re Cristiano II (il quale fu detronizzato anche in Danimarca e sostituito dallo zio, re Federico I) era sempre in agguato.
Egli fu arrestato nel 1532. Morì nel castello di Kalundborg nel 1559.
Re Cristiano II bramava di riprendersi la Svezia.
Questa mossa di re Gustavo I sortì il suo effetto.
I più indecisi decisero di schierarsi con il monarca ed abbracciarono la sua causa per il luteranesimo.
Così, la Svezia ruppe con Roma e la Chiesa cattolica.
Gli oppositori, come il vescovo Hans Brask dovettero lasciare la patria. Brask morì in esilio in Polonia.
Quanto a Giovanni Magno, suo fratello Olao (Olaf, 1494-1557) andò a Roma per cercare di trattare la questione di Gustavo Trolle con il Papa.
Questo, avrebbe legittimato Giovanni Magno.
In effetti, Papa Clemente VII si pronunciò a favore di Giovanni Magno ma era troppo tardi.
Nel 1533, il Papa dichiarò come legittimo arcivescovo di Uppsala Giovanni Magno ma la Svezia era oramai fuori dalla Chiesa cattolica, tanto che nel 1531 venne nominato come nuovo arcivescovo per la cattedra primaziale di Uppsala proprio quel Laurentius Petri che portò in Svezia il luteranesimo.
Giovanni Magno e suo fratello Olao restarono così a Roma.
Nel 1544, Giovanni morì e come arcivescovo di Uppsala (non insediato) venne nominato dal Papa suo fratello Olao.
Con la morte di quest'ultimo, nel 1552, anche de iure (e non solo de facto) la successione apostolica per la Chiesa cattolica in Svezia fu dichiarata cessata.
Così, per un ricatto politico, la Svezia passò al luteranesimo.
Il meccanismo usato da Vasa sembra molto attuale e tipico anche di certi politici nostrani.
Cordiali saluti.






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Ringrazio un caro amico di questa foto.