Presentazione

Presentazione
Una voce libera per tutti. Sono Antonio Gabriele Fucilone e ho deciso di creare questo blog per essere fuori dal coro.

Il mio libro sul Covid

Il mio libro

Il mio libro

Il mio libro

Il mio libro

Il mio libro

Il mio libro

Il mio libro

Il mio libro, in collaborazione con Morris Sonnino

Il mio libro

Il mio libro

Il mio libro

lunedì 5 dicembre 2016

Il grande sconfitto!

Cari amici ed amiche,

l'amico Vito Schepisi mi ha portato all'attenzione questa sua riflessione:
"L'Italia esulta per aver sventato uno strano golpe, apparentemente fatto di chiacchiere, promesse e bugie, ma sostanzialmente rispondente ad un più articolato disegno liberticida.
L'immagine di una riforma che sembrava volesse ovviare alla pletoricità del Parlamento era del tutto falsa. Se lo scopo fosse stato questo, avrebbero tagliato i 648 parlamentari (un numero senza senso) della Camera dei Deputati.
La Camera degli USA, ad esempio, ha solo 435 deputati, eletti in proporzione alla popolazione di ben 50 stati ed in un territorio di ben 31 volte più grande del territorio italiano.
Anche l'eliminazione del bicameralismo paritario, causa di lungaggini e di estenuanti mercanteggi, è subito apparsa come un falso pretesto, tanto più se ad opera d’un Governo che ha piegato il Parlamento ad un luogo di ratifica, spesso con toni persino ricattatori, di decisioni prese in altro luogo.
Il disegno autoritario, però, si stagliava dietro un sistema che marginalizzava la sovranità popolare e che con la legge elettorale rischiava di stabilire la dittatura di una minoranza organizzata in un solo partito, benché in minoranza nel Paese. Dopo lo straordinario successo alle europee del 2014, Renzi ed il Pd nutrivano la convinzione che si potesse occupare tutta l’Italia con solo il 40% dei voti espressi. Se si tenesse conto del non voto - che era in crescita elezioni dopo elezioni - il 40% dei voti espressi, però, poteva rappresentare solo il 20% del corpo elettorale.
E che dire della cancellazione delle autonomie locali e della subalternità alla Commissione Europea, prevista dall'art.117 in cui si stabiliscono per l’Italia "vincoli derivanti dall'ordinamento dell'Unione Europea e dagli obblighi internazionali"?
Cosa sarebbe successo se l'Italia avesse puntato i piedi contro un'Europa che si fosse trovata, anche di fatto, a operare perché il nostro Paese diventasse il campo profughi d’Europa? Ma è ciò che di fatto sta accadendo! E cosa se un’Europa che, come progressivamente sta già facendo in campo alimentare, annullasse la tutele delle eccellenze italiane?
Con la riforma respinta ieri si voleva tagliare la sovranità del popolo, col rischio che si potesse perdere la nostra autonomia e rendere marginale la nostra democrazia. L'abbiamo scampata bella, e mi compiaccio per la responsabilità dimostrata dal popolo italiano. Temevo che non potesse essere così. Non mi aspettavo una risposta così larga e così severa.
Ma non dimentichiamo che questo ordito autoritario viene da lontano. Gli attori di questa storia non si limitano a Renzi e al suo caporalmaggiore in gonnella, Maria Elena Boschi.
Dietro a tutto questo, e da lunga data, c'è stato l'ex Presidente della Repubblica Giorgio Napolitano. Dietro c'è stata la burocrazia e l'autocrazia europea che ha tenuto per le palle e manovrato l'ex Capo dello stato che, per compiacere la finanza e la burocrazia europea ha osato andare ben oltre ai poteri previsti della nostra Costituzione. L’ex Presidente Napolitano si è dato da fare, e non poco, per annullare la volontà popolare e per trasformare il suo mandato in uno strumento di limitazione del pluralismo e della democrazia. Ripercorrendo la storia di questa legislatura, diventa persino evidente il motivo per il quale è stato defenestrato Enrico Letta ed è stato affidato l’incarico di formare il Governo ad un personaggio privo di eccessivi scrupoli, perché completasse la normalizzazione autoritaria dell’Italia. 

Vito Schepisi".

Ringrazio Vito.
Sono perfettamente d'accordo e aggiungo uno cosa: l'ex-presidente della Repubblica Giorgio Napolitano è il grande sconfitto in questo referendum.
Gli ultimi tre Governi (quelli di Mario Monti, di Enrico Letta e di Matteo Renzi) sono "prodotti" suoi.
Vorrei ricordare che l'attuale situazione fu prodotta da lui, quando nel 2011 fece cadere il Governo del presidente Berlusconi con un gioco di palazzo per sostituirlo con quello di Mario Monti, scompaginando un quadro politico che si avviava verso un bipolarismo e portandolo verso la confusione attuale.
Il Movimento 5 Stelle divenne quello che è oggi quando al governo del nostro Paese ci fu Mario Monti, il quale generò un malcontento tale da favorire il movimento di Beppe Grillo, dato che gli altri partiti furono annichiliti dalla tecnocrazia.
Napolitano fece questo per piegare il nostro Paese alla tecnocrazia europea.
La vittoria del "No" al referendum ha stroncato questo piano.
Cordiali saluti.

Nessun commento:

Posta un commento

Translate

Il peggio della politica continua ad essere presente

Ringrazio un caro amico di questa foto.