il premier Matteo Renzi si dimette e apre ad un "governissimo" ma (di fatto) punta a paralizzare il Paese.
L'intervento di Matteo Renzi davanti alla direzione del Partito Democratico è stata a tratti surreale, più vicino ad un comizio da festa dell'Unità che all'analisi di un voto che ha portato ad una crisi di governo di difficilissima soluzione.
Renzi dice che ora si deve fare un "governo di larghe intese" in cui partecipano tutti i partiti o elezioni anticipate.
I partiti del centrodestra ed il Movimento 5 Stelle hanno già detto di no.
Riguardo le elezioni anticipate, vi è il problema della legge elettorale, altra porcheria di questo Governo.
Con la legge elettorale in vigore, l''Italicum", andare a votare sarebbe doppiamente rischioso, per il rischio di avere due maggioranze distinte tra Camera e Senato e per il fatto che la legge stessa possa essere incostituzionale.
L'unica soluzione, a mio giudizio, sarebbe quella di fare una legge elettorale e poi di andare immediatamente al voto.
Il Governo dimissionario resterebbe solo per gli affari correnti.
Noi stiamo pagando per colpa dell'arroganza di un signore che nella vita ha fatto solo politica, che è diventato premier senza voto democratico, che ha fatto una pessima "riforma" costituzionale e che ha trasformato il referendum su di essa in un plebiscito su di lui.
Per fare ciò, questo signore molto arrogante ha tenuto bloccato il nostro Paese.
Ora che ha perso il referendum, egli vuole fare pagare al popolo il fatto di avere votato "No",
Secondo me, Renzi è impazzito!
Cordiali saluti.
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