Cari amici ed amiche,
come riporta il giornale "Rights Reporter", una delegazione di parlamentari del Movimento 5 Stelle andrà in Israele per un viaggio istituzionale.
Di questa delegazione, ci saranno anche Luigi Di Maio e Manlio Di Stefano.
Sembra proprio che a Di Stefano non stia particolarmente simpatico Israele.
Su Facebook, egli ha scritto:
"La soluzione è solo politica e risiede nel rispetto del diritto internazionale, vale a dire nell’applicazione della risoluzione del Consiglio di Sicurezza delle Nazioni Unite n. 242 del 22 novembre 1967 che istituisce un ritiro totale dell’esercito israeliano da Gaza, dalla Cisgiordania e da Gerusalemme Est; lo smantellamento di tutte le colonie illegali, il rispetto delle frontiere dei territori occupati nel 1967 e un accordo vero di tutte le parti in causa sul tema del ritorno dei rifugiati palestinesi".
Abbiamo capito tutto,
In un nanosecondo il nostro Manlio Di Stefano ha risolto quello che la diplomazia internazionale non è riuscita a risolvere in 70 anni. Il bello è che poco prima parlava di "rispetto della sovranità e della non ingerenza negli affari interni dei singoli Paesi" e sottintendeva anche un dialogo tra le parti, dialogo che nel caso specifico non c'è. A cosa serve a questo punto il dialogo tra le parti quando la soluzione è che Israele ceda ad ogni richiesta palestinese senza tenere conto della mutata situazione sul terreno dopo diverse guerre di aggressione che lo Stato Ebraico ha dovuto subire?
Cito come ultimo caso quello di Hillel, la ragazzina di tredici anni uccisa da un diciassettenne palestinese.
Questa domanda se la sono posta gli autori di "Rights Reporter" e me la pongo pure io.
Le autorità palestinesi non vogliono il dialogo.
Il fatto che Abu Mazen non voglia riconoscere Israele lo dimostra.
A me sembra che quella di Di Stefano sia la classica esternazione di chi parte già con un preconcetto verso lo Stato di Israele.
Di certo, è un'esternazione semplicistica.
Così non si fa.
Con il semplicismo non si va da nessuna parte.
Agli amici di fede ebraica: Shabbat Shalom!
Cordiali saluti.
The Liberty Bell of Italy, una voce per chi difende la libertà...dalla politica alla cultura...come i nostri amici americani, i quali ebbero occasione di udire la celebre campana di Philadelphia nel 1776, quando fu letta la celeberrima Dichiarazione di Indipendenza. Questa è una voce per chi crede nei migliori valori della nostra cultura.
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Il mio libro, in collaborazione con Morris Sonnino
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Il peggio della politica continua ad essere presente
Ringrazio un caro amico di questa foto.
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