il quotidiano "Il Giornale" riporta che i terroristi che hanno ammazzato barbaramente i nostri connazionali non erano poveri e morti di fame.
Il commando era composto da giovani bengalesi provenienti da famiglie benestanti.
Questi terroristi, come ipotizza il ministero degli Esteri, potrebbero essere stati coordinati dallo Stato islamico. Viene così a cadere quanto a lungo predicato dai buonisti: il fatto che l'ideologia islamista attecchisca sulla povera gente.
A Dacca, a sgozzare, sono stati ragazzi ricchi e che (addirittura) frequentavano scuole private.
Vedete, si fa l'errore di paragonare il terrorismo islamico alla mafia.
Magari, le due cose potranno avere metodi analoghi ma la mafia agisce in nome del potere.
La mafia punta solo solo sostituirsi allo Stato ed imporre le sue leggi su un territorio (anche ricorrendo alla violenza) ma non vuole imporre una religione o una visione del mondo.
La mafia punta a controllare una società e non a distruggerla.
Per questo, la mafia può fare presa sui poveri e diventare un mezzo con cui "scalare la società".
Guarda caso, la mafia opera ove vi è povertà diffusa e ove manca il controllo dello Stato.
Il terrorismo islamico, invece, punta a distruggere una società e le sue istituzioni, imponendo così le sue leggi, la sua religione e la sua visione del mondo, a prescindere da tutto.
Esso opera anche ove vi è ricchezza.
Anzi, affiliando i ricchi, il terrorismo ha più soldi e (per esempio) può prendere le armi.
Inoltre, non ha senso la tesi secondo cui un povero entrerebbe in un gruppo terroristico islamico per arricchirsi, visto che il terrorismo contempla anche la morte dei terroristi che operano.
Una persona che entra in un'organizzazione criminale per arricchirsi lo fa con la prospettiva di vivere.
Inoltre, non ha senso la tesi secondo cui un povero entrerebbe in un gruppo terroristico islamico per arricchirsi, visto che il terrorismo contempla anche la morte dei terroristi che operano.
Una persona che entra in un'organizzazione criminale per arricchirsi lo fa con la prospettiva di vivere.
Quindi, certi paragoni non valgono.
Cordiali saluti.
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