oltre al danno, vi è anche la beffa.
Nel 21 marzo scorso, quattro ragazze italiane (studentesse del programma "Erasmus") sono rimaste uccise in un incidente automobilistico in Spagna,
Il bus su cui viaggiavano si era schiantato sulla strada tra Valencia e Barcellona.
Dalle valutazioni delle società assicurative coinvolte nella quantificazione del risarcimento sul "capitale umano", ovvero il calcolo del valore di una vita spezzata, in base ad alcuni parametri, varrebbero meno di 70 mila euro le esistenze delle sette ragazze italiane.
La cifra calcolata come indennizzo per i familiari, secondo quanto riferito dai legali dell'assicurazione, dovrebbe essere decurtata del 25 per cento perché, secondo i regolamenti dell'istituto previdenziale chiamato a risarcire, le vittime al momento dello schianto non indossavano la cintura di sicurezza. In pratica, alle giovanissime, vittime innocenti di un errore dell'autista, verrebbe contestato il concorso di colpa che, tuttavia, è ancora da dimostrare.
A casa mia, questa è una presa in giro.
Dov'è l'Unione Europea?
Essa c'è quando non dovrebbe esserci e non c'è quando dovrebbe esserci.
Cordiali saluti.
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