10 luglio 2016 XV Domenica T.O./C dal Vangelo di Luca (Lc 10, 25-37)
Il segreto della nostra vita spirituale è nel comandamento della carità che, con Gesù, reca nuove esigenze.
Non basta più amare il prossimo come se stessi; occorre domandarsi come essere prossimo per l’altro e amarlo come Dio lo ama. Dopo l’Ultima Cena Gesù dà un comandamento nuovo ai Suoi: amare gli altri come Lui ci ha amati. Bisogna prendere coscienza della nostra appartenenza a questa umanità ferita, abbandonata mezzo morta sul ciglio della strada, che il Cristo è venuto a salvare. Oggi l’uomo è in molti ambienti depredato, messo a morte, insidiato, dimenticato e trascurato come il samaritano della parabola. C’è una scelta precisa da fare in quanto cristiani: scegliere l’uomo sopra tutto, sopra il denaro, la carriera, le strutture. Scegliere la sua liberazione. Se Dio è amore, se Cristo è la rivelazione di Dio perché si è donato fino alla morte per l’uomo, il cristiano rivelerà al mondo Dio amando concretamente il suo prossimo.
Non basta più amare il prossimo come se stessi; occorre domandarsi come essere prossimo per l’altro e amarlo come Dio lo ama. Dopo l’Ultima Cena Gesù dà un comandamento nuovo ai Suoi: amare gli altri come Lui ci ha amati. Bisogna prendere coscienza della nostra appartenenza a questa umanità ferita, abbandonata mezzo morta sul ciglio della strada, che il Cristo è venuto a salvare. Oggi l’uomo è in molti ambienti depredato, messo a morte, insidiato, dimenticato e trascurato come il samaritano della parabola. C’è una scelta precisa da fare in quanto cristiani: scegliere l’uomo sopra tutto, sopra il denaro, la carriera, le strutture. Scegliere la sua liberazione. Se Dio è amore, se Cristo è la rivelazione di Dio perché si è donato fino alla morte per l’uomo, il cristiano rivelerà al mondo Dio amando concretamente il suo prossimo.
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