Cari amici ed amiche,
all'articolo intitolato "Questa è eresia!", quello che parla di certe prese di posizione del parroco di Vicofaro, padre Massimo Biancalani (nella foto), l'amico e collaboratore Angelo Fazio ha commentato così:
"Credo che tu parlando di eresia abbia fotografato abbastanza bene la situazione. Le idee di questo prete sono abbastanza discutibili. Andiamo per ordine:
1-Celibato dei preti. E’ palese che si tratta di un falso problema, viste le tante validissime argomentazioni in favore del mantenimento del celibato.
Le Chiese Orientali hanno i preti sposati ed è vero. Tuttavia, nel mondo ortodosso il prete non è una figura rilevante come lo è da noi latini, è solo un amministratore di sacramenti. E’ risaputo che nell’ortodossia c’è una differenza abissale fra il mondo del clero secolare e quello monastico. Per loro, il monaco ha un’autorevolezza inarrivabile e le tradizioni lo confermano ampiamente.
Quest’anno, alla scuola di teologia ho avuto modo di ascoltare le argomentazioni in favore del mantenimento del celibato di un mio professore, un giovane teologo dell’area morale sposato e con un bambino piccolo.
E’ stato molto bello sentire questo mio docente dire che lui che ha scelto di avere una famiglia, non potrebbe mai pensare di fare il prete, perché gli impegni di un sacerdote sono così onerosi da risultare inconciliabili con il ritmo di vita di chi ha scelto di farsi una famiglia.
Inoltre, sempre questo giovane moralista sostiene che mantenere il celibato dei preti è anche una forma di rispetto verso il matrimonio, che è il Sacramento più importante.
Anche la vita matrimoniale è una strada piena di responsabilità ed è piuttosto ragionevole supporre che chi ha una famiglia deve vivere innanzitutto per essa, mentre il prete deve esserci per tutta la comunità.
Inutile dire che condivido pienamente quanto detto dal mio professore e sono stato molto felice di sentirgli dire queste cose, visto che molto spesso oggi molte persone non chiamano le cose con il loro nome.
Le argomentazioni a pro del celibato non sono dogmatiche, ma sono comunque molto sostanziali.
Inoltre suona falso anche parlare del celibato come causa della carenza di vocazioni al sacerdozio che c’è anche in altre chiese cristiane.
Ed è, inoltre, ormai assodato che anche il problema della pedofilia del clero non è riconducibile al celibato.
2-Il discorso sul sacerdozio femminile lascia un po’ il tempo che trova. Sono molto d’accordo con Papa Francesco quando dice che una donna, pur non potendo divenire sacerdote, può però essere più importante anche di tutti gli uomini “messi insieme”, adducendo l’esempio della Vergine Maria che è più importante di tutti gli Apostoli “messi insieme”.
Inoltre la Chiesa Cattolica ha sempre dato una dignità altissima alla donna, come dimostrato dall’elevatissimo numero di Sante venerate e dal fatto che, a tutt’oggi, molte donne ricoprono ruoli di alta responsabilità in ambienti ecclesiali.
3-Discorso sulla nomina dei vescovi. E’ ovvio che il Pontefice Romano deve avere una preminenza sui vescovi e deve sceglierli lui, se non fosse così sarebbe un disastro.
Molti anni fa, Giovanni Paolo II disse che un vescovo può essere fatto per acclamazione in un contesto problematico come quello della Cina, dove c’è l’Associazione Patriottica e i cattolici fedeli al Papa devono vivere in clandestinità. Ma questo è solo un contesto, appunto, molto particolare e non la normalità.
4-Il discorso sull’abolizione dello stato Vaticano è anch’esso sterile. Prima di tutto, il Vaticano non è un vero e proprio stato, ma un soggetto di diritto internazionale, che all’ONU non ha un seggio, bensì uno status di osservatore permanente.
Inoltre, è ovvio che avere queste fattispecie è molto importante per le funzioni che la Santa Sede svolge nel mondo. Immaginiamo quanto sia prezioso per esempio potersi muovere di fronte ad una crisi internazionale con un corpo diplomatico a disposizione.
C’è un aneddoto che io ritengo particolarmente prezioso in tal senso. Mi riferisco a quando, nel corso dell’occupazione nazista di Roma nel 43-44, il generale Rainer Stahel (comandante della piazza militare di Roma) accettò di estendere l’extraterritorialità vaticana a tutti gli edifici di culto della capitale italiana.
Ovviamente, questo stratagemma venne utilizzato dalla Chiesa per dare protezione ad un enorme numero di ebrei e altri perseguitati".
Ringrazio il buon Angelo, un ragazzo valido e che stimo.
Angelo è una garanzia.
Aggiungo che il commento smentisce la tesi secondo cui il Vaticano e la Chiesa non avrebbero protetto gli ebrei durante la II Guerra Mondiale.
Le parole di Angelo sono preziose.
Cordiali saluti.
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