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giovedì 26 maggio 2016

Austria, ci sono stati brogli?

Cari amici ed amiche,

leggete l'articolo scritto sul blog de "Il Giornale", che è intitolato "Brogli in Austria? Leggete questi dati, qualcosa davvero non torna".

Nell'articolo, scritto da Marcello Foa, si sollevano perplessità su presunti brogli nel recente voto in Austria.
Dell'articolo, io riporto questo pezzo:

"L’Austria è un piccolo Paese ed è una democrazia consolidata. I politologi sanno che più è piccolo è il Paese, più efficaci sono i controlli, meno elevato è il rischio di brogli. Sì, come in ogni comunità sono possibili pressioni su singoli elettori e “galoppinaggi” ma in proporzioni talmente limitate da risultare ininfluenti, soprattutto in un’elezione nazionale.

Per questa ragione, a caldo non ho creduto ai sospetti di brogli sulle presidenziali, decise al fotofinish. Ora però il sospetto diventa decisamente plausibile. Alcuni media austriaci hanno rilevato anomalie macroscopiche.

Nel collegio “Waidhofen an der Ybbs”, l’affluenza al voto è stata del… 146,9%. Sî, avete letto bene: 146,9%. Ci sono stati più votanti degli aventi diritto: 13.262 quelli che si sarebbero recati alle urne contro i soli 9.026 che avrebbero potuto partecipare alla consultazione elettorale. Ha vinto, ovviamente, Van der Bellen, che ha collezionato il 52,7% (6.621 voti) contro il 47,3% del candidato di destra, Hofer (5.938 voti)”.

abbè, si potrebbe pensare, sono circa 700 voti. Ma che dire di quel che è successo in una città come Linz?L’affluenza alle urne, nel caso di voto ‘per conto terzi’ è stata addirittura del 598%: si tratta di persone malate che danno la procura ad altre per votare al posto loro (vedi qui). Invece dei 3.580 votanti registrati, ne sono stati contati 21.060! Naturalmente ha vinto Van der Bellen, che ha ottenuto 14mila di questi miracolosi 21mila votanti e staccando Hofer di 8500 schede.

Mauro Bottarelli sul Sussidiario segnala inoltre come il numero dei votanti dall’estero sia aumentato di 20 mila schede in una notte: il presidente della Commissione elettorale ha dichiarato che ne erano state consegnate 740’000, stimando che quelle valide sarebbero state 700’000 (dunque circa il 6% di schede nulle per vari motivi). Al mattino però, erano diventate 760’000, tutte straordinariamente valide. In tutto sessantamila schede in più!
".

Dunque, stando a quanto scritto, nel voto austriaco qualcosa non torna.
In poche parole, visto che il margine che separa Alexander Van der Bellen (che ha vinto) da Norbert Hofer è molto risicato, visto che Van der Bellen ha vinto con il voto per corrispondenza e visto anche l'endorsement di certi mass media per Van der Bellen qualcosa potrebbe essere accaduto.
Qualcosa non torna.
Cordiali saluti.

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Ringrazio l'amico Morris Sonnino di questo screemshot de "Il Corriere della Sera".