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venerdì 27 maggio 2016

Senza Cristianesimo, la civiltà sarebbe andata farsi benedire

Cari amici ed amiche,

prendo un articolo del blog "Ribellione Nazionale" che è intitolato "Cristianesimo Horror Show, la festività del Corpus Domini".

Ora, pur rispettando le idee di tutti, io non condivido il contenuto di quell'articolo.
Però, posso usarlo come ottimo spunto per una discussione.
Torniamo al tempo dell'Impero Romano del IV secolo AD.
L'impero di quegli anni era in crisi e pieno di divisioni, anche a livello religioso.
Un uomo, di nome Flavio Valerio Costantino (274 AD-337 AD) divenne imperatore con il nome di Costantino I nel 313 AD.
Secondo una leggenda, egli vide una croce in cielo che gli promise la vittoria sul rivale Massenzio alla battaglia di Ponte Milvio se avesse adottato il Cristianesimo.
Così fu.
Costantino fece mettere il monogramma di Cristo sugli scudi dei suoi soldati e batté Massenzio.
Nel 313 AD, con l'Editto di Milano, Costantino liberalizzò il Cristianesimo, facendolo diventare da religio illicita a religione consentita.
Pur non abolendo i culti pagani (quelli saranno ufficialmente aboliti nel 380 AD, con l'Editto di Tessalonica dell'imperatore Teodosio I) Costantino sostenne il Cristianesimo e in punto di morte ricevette il Battesimo.
Il Cristianesimo divenne piano piano un fattore di stabilità per l'impero.
Nel 380 AD, sotto l'imperatore Teodosio I (347 AD-395 AD) emise l'Editto di Tessalonica, editto con cui un Cristianesimo non più diviso in sette (come l'arianesimo) divenne religione di Stato.
L'impero si trovò ricompattato sotto la bandiera cristiana.
Anche dopo la caduta dell'Impero Romano d'Occidente (476 AD) quel tessuto culturale greco-romano rimase integro grazie al Cristianesimo.
Un imperatore cristiano, l'imperatore d'Oriente Giustiniano I (482 AD-585 AD) salvò il diritto romano nel suo "Corpus Juris Civilis".
I monaci salvarono le opere di grandi uomini del mondo classico Aristotele, Platone, Cicerone e Seneca.
Essi salvarono anche le scienze.
Ricordo che Sant'Alberto Magno (1206 AD-1280) fu anche un grande alchimista.
L'evangelizzazione dei germani invasori portò ad una "romanizzazione" di questi ultimi.
Essi non sapevano scrivere e, grazie agli evangelizzatori, impararono a scrivere con il nostro alfabeto.
Senza Cristianesimo, tutto questo sarebbe andato perduto.
Termino, dicendo che Cristianesimo (quello vero) e marxismo sono due cose tra loro incompatibili.
Uno è nemico dell'altro.
Gesù non parlò mai di "lotta di classe".
Gesù non predicò mai contro i ricchi in quanto tali ma piuttosto contro un certo uso della ricchezza.
Ricordo i tanti cristiani martirizzati dai comunisti.
Questi sono i fatti.
Cordiali saluti.

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