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Il mio libro, in collaborazione con Morris Sonnino

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lunedì 23 maggio 2016

Si vuole fare pagare il canone Rai anche ai ciechi?

Cari amici ed amiche,

peggio di così non si può andare.
Pare che si voglia fare pagare il canone Rai anche ai ciechi.
I ciechi, anche volendo, non possono guardare la televisione. Purtroppo, l'emittente pubblica non "vede" ragioni, per esentarli dal pagamento del canone.
Ora, riporto la storia della signora Elena di Treviso, una signora non vedente di cui parla l'articolo de "Il Giornale" da cui ho preso la notizia.
Cento euro in bolletta, altrimenti sarà tagliata la luce. "Che, per noi non vedenti, non sarebbe neppure questo gran danno - scherza amaramente la signora Elena, che ha in corso con la Rai un antico contenzioso proprio in tema di esenzione del canone - Mi è arrivata dall'Unione Italiana Ciechi una mail: Cari soci, sono pervenute presso questa segreteria varie richieste di chiarimento sul pagamento del canone Rai. Vi comunichiamo che non è prevista alcuna agevolazione a nostro favore e che quindi il canone va pagato per intero. Cordiali saluti".
Possibile che la Rai non contempli nessuna "agevolazione" per chi, disgraziatamente, non ha mai avuto o non ha più uso degli occhi? Per verificare la segnalazione della signora Elena, lo staff de "Il Giornale" ha chiamato il numero verde della Rai presentandoci come un invalido civile non vedente al 100%. Semplice la domanda: "Nelle mie condizioni ho diritto a non pagare il canone?". Altrettanto semplice la risposta: "No, lei il canone deve pagarlo in quanto possessore di un apparecchio televisivo". Inutile ribattere che l'"apparecchio televisivo" - per chi è cieco - non rappresenta un elettrodomestico "fruibile" ma equivale a un soprammobile privo di funzionalità. Non credo ad un cieco serva una televisione. Una televisione per un cieco è come una radio per un sordomuto. La signora Elena non smette di ripeterlo: "Io ho chiesto da anni alla Rai che mi vengano a sigillare il televisore, ma loro non si sono fatti mai vivi. L'unica cosa che ho ottenuto è stata una dichiarazione in cui mi si dice che posso essere esentata dalla tassa solo se sono ricoverata permanentemente (e ivi residente) in una casa di riposo o in una struttura medicalizzata. In quel caso il canone lo paga l'ospizio, nel caso sia dotato di un'apposita saletta TV...".
Siamo di fronte all'ennesima dimostrazione della scarsa serietà del nostro Paese.
Fare pagare il canone della TV pubblica a chi non vede è davvero assurdo.
Cordiali saluti. 

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