la presidentessa della Camera dei Deputati Laura Boldrini non vuole che si critichi l'Islam.
L'articolo scritto da Magdi Cristiano Allam su "Il Giornale" ne parla.
Dell'articolo, riporto questo stralcio:
"La minaccia principale alla nostra civiltà laica e liberale risiede nel divieto assoluto di criticare e di condannare l'islam come religione, perché i suoi contenuti sono in totale contrasto con le leggi dello Stato, le regole della civile convivenza, i valori non negoziabili della sacralità della vita, della pari dignità tra uomo e donna, della libertà di scelta.
Mentre il terrorismo islamico dei tagliagole, coloro che sgozzano, decapitano, massacrano e si fanno esplodere, noi lo sconfiggeremo sui campi di battaglia dentro e fuori di casa nostra, di fatto ci siamo già arresi al terrorismo islamico dei "taglialingue", coloro che sono riusciti a imporci la legittimazione dell'islam a prescindere dai suoi contenuti ed ora sono mobilitati per codificare il reato di "islamofobia", un'autocensura nei confronti dell'islam.
Le Nazioni Unite, l'Unione Europea e il Consiglio d'Europa hanno già accreditato, sul piano politico, il reato di islamofobia, assecondando la strategia dell'Organizzazione per la Cooperazione Islamica. Ebbene ora in Italia il presidente della Camera, Laura Boldrini, ha fatto un ulteriore passo in avanti finalizzato a codificare per legge il reato di islamofobia, che comporterà sanzioni penali e civili per chiunque criticherà e condannerà l'islam come religione.".
Tutti noi dovremmo porci questa domanda: "La presidentessa Boldrini non ha altro da fare?".
Ella tace di fronte ai cristiani che vengono uccisi dall'Isis e di fronte al crescente antisemitismo mentre vuole istituire il reato di islamofobia.
Ergo, per la signora Boldrini, dire che i terroristi sono tutti musulmani (cosa che tra l'altro era stata detta da un musulmano e non da un "fanatico cattolico e sionista" come il sottoscritto) dovrebbe diventare reato.
La signora Boldrini non vede che il terrorismo ci minaccia sempre di più?
Inoltre, in uno Stato laico non si dovrebbe condannare chi contesta una religione.
Tra l'altro, se l'idea della signora Boldrini avesse seguito, ci sarebbe un paradosso.
Infatti, si potrebbe continuare ad insultare la religione cattolica, che è maggioranza, mentre non si potrebbe contestare l'Islam, che è minoranza.
Questo sarebbe a dir poco assurdo.
Cordiali saluti.
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