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Una voce libera per tutti. Sono Antonio Gabriele Fucilone e ho deciso di creare questo blog per essere fuori dal coro.

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Il mio libro, in collaborazione con Morris Sonnino

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lunedì 23 maggio 2016

Falsi invalidi, grande Silvia Morelli



Cari amici ed amiche,

sul gruppo di Facebook ho trovato questo video che mostra l'amica (che collabora in codesto blog) Silvia Morelli che due anni fa ha parlato nella trasmissione di Paolo Del Debbo "Quinta Colonna".

Silvia ha parlato della malattia che la affligge, il morbo di Crohn, e delle terapie compassionevoli.
Ella ha parlato anche dei falsi invalidi.
Ora, esprimo il mio parere.
Prima di tutto, mi sento onorato di avere potere definire tra le mie amicizie persone come Silvia, Morris Sonnino, Stephanie Caracciolo, Francesca Padovese ed Angelo Fazio, per dirne alcune.
Sono persone di grande umanità con cui (forse) non mi sento in grado di competere.
Lo posso dire: a queste persone, io voglio bene.
A loro dico solo una parola: "Grazie".
Ora, esprimo un mio parere sulla vicenda.
A casa mia, una persona che si spaccia per invalida e che (spacciandosi per invalida) trae dei benefici dallo Stato può essere definita con una sola parola: truffatrice!
Una persona del genere truffa chi è veramente invalido e la collettività che paga le tasse anche per le pensioni di invalidità.
Lo Stato dovrebbe controllare meglio ma dovrebbe aiutare anche chi è veramente invalido.
Mi viene in mente il caso di mia nonna, che era malata di tumore al colon, scoperto in fase terminale, un tumore che il 3 febbraio 1997 l'aveva portata alla morte.
Si era cercato di chiedere un aiuto per lei.
La burocrazia aveva fatto perdere tanto tempo.
Morale della storia, mia nonna era morta e l'iter non si era concluso.
Eppure, si vedeva che era malata. Era allettata.
Lo dico a chiare lettere: "Queste cose mi fanno arrabbiare!".
Mentre c'è gente veramente in condizioni non belle che deve fare pratiche assurde per ottenere un servizio che le spetta mentre c'è gente che non ha nessun diritto e che indebitamente lo ottiene perché trova altra gente compiacente nelle istituzioni.
Forse, invece di arrabbiarci tanto per le partite di calcio, noi dovremmo indignarci per queste cose.
Il calcio va bene ma ci sono cose più importanti.
Cordiali saluti.



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