unnu vinni dû terzu Vancelu...
lu dutturi...accussì 'ntra lampi et trona...
lu granni chianu taliannu cun l'Apennini a li spaddi...
la Riggina...su lu monti...vinni 'n Bononia...
et Symbolum si fici...cà dâ serpi scaccia...
cun lu coddu...accussì la testa...et scacciatu eni lu mali...
certu puru 'ntra la furesta et lu mari...cà puru eni taccia.
Italiano:
Con le dodici stelle della corona...
ove venne del terzo Vangelo...
il dottor...così tra lampi e tuoni...
il grande piano guardando...con gli Appennini alle spalle...
la Regina...sul monte...venne in Bologna...
e Simbolo si fece...che della serpe schiaccia...
col collo...così la testa...e schiacciato è il mal...
certo pur tra la foresta ed il mare...che pur chiodo sta.
Visto che sta finendo il mese di maggio, non potevo non fare un altro omaggio alla Vergine Maria.
Maggio è il mese mariano.
Ora, questa mia poesia si rifà ad una cosa che avevo visto nel 2005.
Stavo andando in Abruzzo (la terra di mio padre) era notte fonda e c'era un grosso temporale proprio a Bologna.
Dall'Autostrada A14 Bologna-Taranto avevo visto il Colle di San Luca con il bellissimo Santuario della Madonna di San Luca tutto illuminato (che da vedere è bellissimo) con il fulmini che come dardi infuocati cadevano lì vicino, senza colpire il luogo di culto.
Questo mi aveva colpito parecchio.
Del resto, sono appassionato anche di meteorologia.
Ancora oggi ricordo la scena.
Per accedere al santuario si deve passare in una via coperta da un portico costituito da 666 archi.
Il significato simbolico è chiaro.
Il santuario mariano sta in alto ed il portico sta ai suoi piedi.
Il portico rievoca l'antico serpente di cui parla la Bibbia, il diavolo, che viene schiacciato dalla donna, la Madonna.
Io ho "impresso" nella poesia questo mio ricordo.
Cordiali saluti.
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