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Una voce libera per tutti. Sono Antonio Gabriele Fucilone e ho deciso di creare questo blog per essere fuori dal coro.

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Il mio libro, in collaborazione con Morris Sonnino

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venerdì 27 maggio 2016

Un ebreo convertito vuole querelare il Papa

Cari amici ed amiche,

sul sito "Campari & De Maistre" ho trovato un articolo molto interessante.
L'articolo è una lettera aperta di un ebreo convertito al cattolicesimo che lancia un rimprovero a Papa Francesco.
Riprendo la lettera per intero:


"A Sua Santità, Papa FrancescoCittà del Vaticano
Gennaio 2016

Sono un Ebreo. Ho la certezza, come Menachem Mendel Schneerson di Crown Heights, Brooklyn, di discendere direttamente da Re Davide per parte di mio padre (mia madre, mi è stato assicurato, discendeva da Hillel).
Ho 74 anni. Mi sono convertito alla Chiesa Cattolica Romana all’età di 17 anni, nel corso dell’ultimo anno del pontificato di Papa Pio XII. L’ho fatto perché ero convinto che dovevo accettare ed avere fede che Gesù Cristo è il mio salvatore, e io ho creduto. E ho creduto che per avere una possibilità di salvezza dovevo essere un membro battezzato della Sua Chiesa. Così mi sono convertito e sono stato battezzato nella Chiesa Cattolica, e dopo sono stato confermato.

Nel corso degli anni ho contribuito con decine di migliaia di dollari all’Obolo di San Pietro (il tesoro proprio del papa che a Lei ovviamente dev’essere molto familiare), alla mia parrocchia e alla diocesi.
Durante questo tempo ho assistito a migliaia di Messe, partecipato a centinaia di ore sante e di novene, ho detto migliaia di rosari e ho fatto centinaia di viaggi al confessionale.
Ora, nel 2015 e nel 2016 ho letto le sue parole e quelle della sua “Pontificia Commissione”.
Lei oggi insegna che perché io sono un Ebreo per razza, l’alleanza di Dio con me non è mai stata revocata, e non può essere revocata. Lei non spiega in questo insegnamento che io potrei fare qualcosa che potrebbe minacciare l’Alleanza, che Lei dice Dio ha con me perché sono un Ebreo.
Lei insegna che si tratta di un’Alleanza indissolubile. Lei non ha mai detto che questo dipenda dal fatto che io sia una brava persona. A rigore di logica, se l’Alleanza di Dio con me è indissolubile, un Ebreo per razza, come io sono, può fare tutto quello che vuole e Dio continuerà a mantenere l’Alleanza con me e io andrò in cielo.
La sua Pontificia Commissione, lo scorso dicembre ha scritto [vedi in calce la NdT]: “La Chiesa cattolica non conduce né incoraggia alcuna missione istituzionale rivolta specificamente agli Ebrei … essa non ritiene in alcun modo che gli Ebrei siano esclusi dalla salvezza di Dio perché non credono in Gesù Cristo quale Messia di Israele e Figlio di Dio”.
Lei è il Pontefice. Io credo in ciò che la sua Commissione insegna sotto la sua bandiera e a suo nome, e in ciò che Lei ha dichiarato durante la sua visita alla sinagoga nel mese di gennaio.
Di conseguenza, non vedo più che senso abbia alzarsi ogni Domenica mattina per andare a Messa, recitare i rosari, o compiere il Rito della Riconciliazione il sabato pomeriggio. Tutti questi atti sono superflui per me. Sulla base del suo insegnamento, ora so che in forza della mia speciale superiorità razziale agli occhi di Dio, non ho bisogno di niente di tutto ciò.
E ora non vedo alcuna ragione che spieghi perché sono stato battezzato nel 1958. Non era necessario per me essere battezzato. Non vedo più il motivo per cui vi fosse la necessità per Gesù di venire sulla terra o di predicare agli Ebrei figli di Abramo, del Suo giorno. Come dice Lei, essi erano già salvati in conseguenza della loro discendenza razziale dai patriarchi biblici. Perché avrebbero avuto bisogno di Lui?
Alla luce di ciò che Lei e la sua Pontificia Commissione mi avete insegnato, sembra che il Nuovo Testamento sia una frode, almeno per quanto riguarda gli Ebrei. Tutte quelle predicazioni e dispute con gli Ebrei erano senza scopo. Gesù ha dovuto saperlo, eppure ha persistito nel causare un sacco di guai agli Ebrei, insistendo che dovevano rinascere, che dovevano credere che Egli fosse il loro Messia, che dovevano smettere di seguire le loro tradizioni umane, e che non avrebbero potuto procurarsi il cielo se non avessero creduto che Egli era il Figlio di Dio.
Vostra Santità, Lei e la sua Commissione mi avete istruito sulla vera strada per la mia salvezza: la mia razza. Che è tutto quello di cui ho bisogno e tutto quello di cui ho avuto sempre bisogno. Dio ha un’alleanza con i miei geni. Sono i miei geni che mi salvano. Adesso i miei occhi sono aperti.
Di conseguenza, Lei avrà notizie dal mio avvocato. Sto depositando una querela contro il papato e la Chiesa Cattolica Romana. Voglio i miei soldi indietro, con gli interessi, e chiedo il risarcimento danni per il male psicologico che la sua Chiesa mi ha procurato, facendomi pensare che per andare in cielo dopo la mia morte avessi bisogno di qualcosa oltre alla mia stessa elevata identità razziale.
Contando anche il tempo che ho sprecato e che avrei potuto passare occupandomi dei miei affari, invece di sperperarlo ad adorare un Gesù di cui oggi la sua Chiesa dice che non avevo bisogno per credere nella mia salvezza.

I suoi prelati e i suoi chierici mi hanno detto qualcosa di molto diverso nel 1958. Sono stato derubato!
Sinceramente.

Nota del traduttore
Si tratta di due passi (al n° 40 il primo e al n° 36 il secondo) del documento della “Commissione per i rapporti religiosi con l’ebraismo”, del 10 dicembre 2015, intitolato: “Perché i doni e la chiamata di Dio sono irrevocabili” – reperibile sul sito del Vaticano


Pinchus Feinstein
2617646 Ocean View Ave.
Miami Beach, Florida 33239
.".

Ecco perché più volte critico il pontificato di Papa Francesco.
Io non lo critico perché gli voglio male o perché voglio male alla Chiesa.
Io sono cattolico.
Io amo la mia Chiesa di riferimento e vederla criticata mi intristisce.
Un non cattolico (sia egli ebreo o di altra religione oppure ateo) che vuole convertirsi al cattolicesimo è libero di farlo.
Nella Chiesa cattolica vi è il libero arbitrio.
Dio ci lascia liberi.
Ora, nella Chiesa cattolica di oggi vi è un problema.
Che Dio ami tutti (cattolici e non) è vero.
Però, nella Chiesa vi è una tradizione bimillenaria. 
Questa tradizione fu fatta nascere da Cristo e portata avanti dai suoi apostoli e dai loro successori.
Vi sono prelati che vogliono trasformare la Chiesa in un "sindacato" .
Questi prelati hanno smesso completamente di evangelizzare e di trasmettere il messaggio del Vangelo, arrivando, per esempio, a fare pregare i musulmani nelle loro parrocchie, che di fatto vengono adibite a moschee.
Questi prelati sviliscono la liturgia.
Questi prelati usano le chiese a loro affidate come "case del popolo" comuniste.
Papa Francesco dovrebbe un attimino fermare ciò.
Invece, lui che fa?
Una volta, egli dice che il Papa non interviene nella politica italiana in materia delle unioni civili per le coppie gay, quando avrebbe dovuto farlo poiché il tema è eticamente rilevante, mentre attacca Donald Trump.
Un'altra volta, egli incoraggia l'immigrazione clandestina.
Questo non va bene ed espone la Chiesa ad attacchi.
Ora, entriamo nello specifico.
Per noi cattolici, gli ebrei sono i nostri "fratelli maggiori", per dirla come la disse San Giovanni Paolo II.
Essi conobbero Dio prima di noi e questo va riconosciuto.
Senza Ebraismo non ci sarebbe Cristianesimo.
A tempo stesso, per noi il centro della fede è Gesù Cristo.
Gesù morì in croce e risorse per salvare l'umanità.
Una Chiesa che non dice ciò è una Chiesa che non serve a nulla.
La Chiesa deve dire che Gesù morì sulla croce e risorse per salvare l'umanità.
Alla fine dei giorni, Gesù tornerà a giudicherà tutti, vivi e morti, come recita anche il nostro "Credo".
Però, una Chiesa che non mette al centro Gesù Cristo non è una Chiesa.
Il caso della lettera è un segnale di un malessere di una Chiesa al cui interno vi è confusione.
Questo non va bene.
Cordiali saluti. 

4 commenti:

  1. Veramente interessante: io contesto molto questo Bergoglio la cui elezione puzza un po' mollto di imbroglio, ma mi fermo qui. Questo dico prorpio perchè mi sento cristiana e non trovo in lui niente del mio Gesù, niente di Pietro di cui dovrebbe essere successore
    Il Papa Benedetto XVI è ancora sempre il successore di Pietro, per me

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  2. Il problema è la confusione che oggi c'è nella Chiesa.

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  3. stiamo andando alla deriva, non va bene, bisogna pregare il Signore perchè solo Lui può fare qualcosa

    RispondiElimina

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