Renzi ci sta prendendo in giro.
Il suo "Jobs Act" si è mostrato un autentico flop.
A dirlo è l'INPS.
La droga fa male. Anche al mercato del lavoro dove gli steroidi sono rappresentati dagli sgravi contributivi e fiscali sulle nuove assunzioni.
I bonus, che nel 2015, avevano determinato una fuggevole fiammata nella creazione di occupati (+109.000 secondo l'Istat), hanno già esaurito il loro effetto visto che nono sono stati replicati per intero. Tra gennaio e marzo 2016, secondo l'Osservatorio sul precariato pubblicato dall'INPS, si è registrato un saldo tra attivazioni e cessazioni di rapporti di lavoro a tempo indeterminato positivo per 51.087 unità, un dato inferiore del 77% a quello del 2015 ma più basso anche del 2014 (87.034), anno nel quale non era in vigore agevolazioni.
Ragazzi, mi pare normale che il "Jobs Act" del premier Matteo Renzi non porti frutti.
Le aziende italiane continuano a chiudere per via delle tasse elevate, delle infrastrutture che mancano, della giustizia che non funziona e della burocrazia elefantiaca.
Se non si risolvono questi problemi, il lavoro non cresce.
Non mi sembra fisica nucleare.
Con il suo "Jobs Act", Renzi ha drogato il mercato del lavoro, con i bonus.
Però, i bonus sono solo un contentino.
Quando l'effetto di questa politica finisce, finiscono anche le assunzioni.
Renzi ha fallito.
Io penso che nemmeno lui abbia creduto nel "Jobs Act".
Cordiali saluti.
E' del tutto evidente, ma lui continua ad asserire il contrario e non c'è mai un contradditorio: per questo ha riformato la Rai perchè vuole avere il controllo di tutto, se passa il sì al Referendum saremo in dittatura senza uscita
RispondiEliminaVotiamo "no"!
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